Sci Alpino

Discesa Beaver Creek: Gut favorita, e le altre?

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Il gigante di Sölden, un mese fa, aveva messo in luce una Lara Gut in condizione fisica straripante. Gli esiti delle prime due prove cronometrate sulla Raptor, l’inedita pista di Beaver Creek dove si terranno una discesa, un superg e un gigante nel weekend, hanno visto la ticinese nuovamente nelle primissime posizioni.

D’altronde la pista del Colorado sembra adattarsi perfettamente alle caratteristiche della campionessa elvetica: il primo e l’ultimo settore, stando alle indiscrezioni raccolte in questi giorni, presentano una scarsa pendenza e richiedono dunque grande sensibilità e scorrevolezza; la parte centrale è costituita invece da una serie di curvoni da affrontare in velocità, dunque nel complesso un tracciato che sembra il giusto mix per le qualità di Lara, soprattutto a fronte dell’assenza di una Lindsey Vonn che, così a occhio, si sarebbe divertita parecchio da queste parti.

Un altro nome che può avere i favori del pronostico è senza dubbio quello di Tina Weirather. La ragazza del Liechtenstein, nella scorsa stagione, aveva dimostrato di essere “tornata su” dopo qualche vicenda sfortunata; anche nel suo caso, le prove cronometrate stanno dando ottimi rilevamenti. La Weirather, da giovanissima, era davvero considerata uno dei talenti più cristallini del Circo Bianco, ma ripetuti problemi alle ginocchia l’hanno decisamente condizionata; tuttavia, la classe non si perde e la Raptor sembra l’ambiente ideale per consacrarla definitivamente tra le big.

Anna Fenninger è un’altra atleta a tutto tondo, capace di unire grandi doti di scorrevolezza ad una tecnica sopraffina, che potrebbe trovarsi perfettamente a suo agio a Beaver Creek; non dimentichiamoci, però, di quello che in uno sport di squadra si chiamerebbe “fattore campo“. Le statunitensi conoscono questa pista meglio di altre atlete; certo, Lindsey Vonn non c’è, ma non dovremmo stupirci di vedere una veterana come Stacey Cook nelle primissime posizioni, anche perché la ventinovenne californiano ha sempre sfoderato le migliori prestazioni sulla neve nordamericana (per quanto la pista di Lake Louise sia abbastanza diversa da questa).Attenzione, quindi, perché in una gara inedita l’effetto sorpresa può sempre essere dietro l’angolo.

 

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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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