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ESCLUSIVA Antonio Esposito: “Posso puntare ancora più in alto”

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Antonio Esposito, diciottenne campano, è il nuovo campione mondiale junior della categoria -73 kg, un titolo recentemente ottenuto nella competizione iridata che ha avuto luogo a Lubiana, in Slovenia, dove l’azzurro ha sconfitto in finale l’uzbeko Sarvar Šomurodov. Noi di OlimpiAzzurra lo abbiamo intervistato in seguito al suo trionfo sui tatami sloveni.

Alla vigilia dei Mondiali non eri forse considerato tra i favoriti assoluti. Tu invece te l’aspettavi questo risultato?

No, sinceramente non me l’aspettavo. La gara era difficile ed anche il sorteggio. Ho iniziato a crederci dopo il secondo incontro. Anche perché nei tornei di European Cup avevo fatto una sola medaglia (argento a Paks, in Ungheria, ndr)”.

Qual è stato il momento più difficile durante il torneo?

La semifinale (contro il russo Imranbek Gabasov, ndr), quando perdevo ed ho recuperato l’incontro gli ultimi quindici secondi”.

Cosa cambia per te dopo questo titolo mondiale?

Ora ho più stimoli nel sacrificarmi negli allenamenti, e so che posso puntare ancora più in alto”.

A chi vuoi dedicare questa medaglia?

Alla mia famiglia che fa tanti sacrifici, al mio maestro Parlati ed a tutte le persone che hanno creduto in me”.

Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro?

Arrivare a qualificarmi per le Olimpiadi”.

Come hai iniziato ad avvicinarti al judo?

Da piccolo, tramite mio padre e mio zio che lo praticavano”.

I risultati della squadra junior ai Mondiali ed agli Europei contrastano con quelli dei senior, che invece non hanno raccolto medaglie. Cosa pensi del momento che sta vivendo il judo italiano tra i “grandi”?

Secondo me è solo questione di tempo, perché ci stiamo allenando tanto e sono sicuro che i risultati l’anno prossimo arriveranno anche tra i ”grandi”.

Ti senti già pronto al passaggio tra i senior? Pensi che tu ed i tuoi compagni potrete apportare qualcosa di nuovo?

Anche se l’anno prossimo sono ancora junior, mi piacerebbe tanto iniziare a fare gare senior. Se continuiamo su questa strada io credo di sì, potremo potremo portare qualcosa di nuovo, perché siamo seguiti da grandi allenatori come Dario Romano e Pino Maddaloni”.

C’è qualche judoka, italiano o straniero, al quale ti ispiri o che ammiri in particolare?

Il judoka al quale mi ispiro è Pino (Maddaloni, ndr)”.

Oltre a praticare judo, cosa fai nella vita?

Ho finito da poco il liceo e adesso mi alleno mattina e sera”.

Vuoi lasciare un messaggio finale ai lettori di OlimpiAzzurra?

Il messaggio che mando è quello di seguire di più questo sport perché viene poco considerato per quanto vale”.

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Foto: IJF

giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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