Golf
Golf: tutto aperto a Dubai nel Gran Galà di fine stagione
Dubai, laddove tutto si decide. L’European Tour e le sue innovative Final Series sono giunti al loro atto finale, l’ormai classico DP World Tour Championship (montepremi € 5.975.000) che, dopo tre esaltanti settimane tra Cina (BMW Masters e HSBC Champions) e Turchia (Turkish Open), incoronerà il trionfatore della Race to Dubai. Lo scorso anno Rory McIlroy sbarcò in Medio Oriente già matematicamente sicuro di concludere in testa l’ordine di merito europeo, una situazione completamente differente rispetto a quella attuale, con un quartetto di fuoriclasse pronti a giocarsi lo scettro.
Henrik Stenson, Justin Rose, Graeme McDowell e Ian Poulter. In rigoroso ordine di classifica. Saranno loro i quattro moschettieri che al Jumeirah Golf Estates di Dubai daranno probabilmente vita ad un imperdibile corsa verso l’ambito traguardo. Lo svedese, attualmente in testa con € 2.379.195, avrebbe potuto chiudere i conti nelle precedenti settimane, ma l’opaca trasferta cinese (34° e 31°) costringeranno il re della FedEx Cup a penare fino all’ultimo, nonostante permanga lui il favorito numero uno. Il suo avversario più temibile sembra essere Rose (secondo nella Race con € 2.165.727), in gran forma negli ultimi due tornei, ma che dovrà necessariamente piazzarsi almeno tra i primi tre per avere concrete chance di scalzare Stenson dalla vetta, mentre con una vittoria l’inglese sarebbe automaticamente il campione. Un successo eviterebbe calcoli anche a McDowell (terzo con € 2.057.395), con meno spiragli di trionfo finale rispetto ai due sopraccitati ma con le qualità per tentare la rimonta. Potrebbe non bastare la vittoria, invece, a Ian Poulter, in grande spolvero finora; l’inglese, quarto con € 2.035.289, vedrebbe svanire i suoi sogni di gloria in caso di secondo posto di Stenson, ma appare uno dei giocatori più in forma del field, ridotto a 56 elementi per il Gran Galà del circuito europeo.
L’aritmetica mantiene in gioco, per la testa della Race to Dubai, anche il gallese Jamie Donaldson (5°), lo spagnolo Gonzalo Fdez-Castano (6°), il thailandese Thongchai Jaidee (7°), il sudafricano Richard Sterne (8°) e il francese Victor Dubuisson (9°), ma tutti dovrebbero beneficiare di combinazioni che difficilmente si realizzeranno. Numerose le stelle in cerca di una scintillante chiusura di stagione, degna dei nomi di Rory McIlroy, Luke Donald, Lee Westwood e Martin Kaymer, reduci da un 2013 tutt’altro che positivo e, per alcuni, ampiamente insufficiente.
Negli Emirati Arabi non mancherà – ça va sans dire – la coppia d’oro del golf italiano, unita verso un unico obiettivo: la top ten dell’ordine di merito. Un traguardo certamente non irraggiungibile per Matteo Manassero (11°) e Francesco Molinari (14°), con il secondo attualmente maggiormente attrezzato rispetto al veneto, fin troppo anonimo a Shanghai ed in Turchia; ottimo, al contrario, il momento di forma di Chicco, 2° nel BMW Masters e attestatosi su buoni livelli nelle successive settimane. Entrambi, però, sono chiamati ad una prestazione convincente per salutare con un sorriso un 2013 fin troppo altalenante.
Foto: Getty Images
daniele.pansardi@olimpiazzurra.com
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