Grand Champions Cup, le pagelle di Italia-Russia

Nella notte l’Italia realizzava una fantastica impresa in Giappone demolendo la Russia nella prima partita della Grand Champions Cup 2013 (clicca qui per saperne di più). Di seguito le pagelle degli azzurri scesi in campo.

L’IMPRESA: 10. Al terzo tentativo l’Italia ce la fa! Gli azzurri di Mauro Berruto sconfiggono una delle nostre bestie nere, la Nazionale più forte al mondo, i campioni olimpici in carica, quelli che sulla carta erano almeno un piano sopra di noi. E questa volta erano in campo con la formazione tipo (non come in World League quest’estate): Apalikov, Sivozhelez, Pavlov, Spiridonov, Muserskiy, Ilinykh, Mikhaylov. Questi erano i nomi che ci giravano nella mente da due mesi, dalla sconfitta nella finale dell’Europeo.

DRAGAN TRAVICA: 9. Era stato uno dei giocatori più criticati durante l’Europeo. Il nostro palleggiatore si rifà alla grande con una prestazione magistrale, tra le migliori in carriera. Gioca a tutto campo, inventa soluzioni, alza alla perfezione, cerca i compagni in maniera differente, si adatta alle loro esigenze. Grazie alle sua mani i caccia bombardieri azzurri riescono a smarcarsi al meglio e a minare il campo russo. I quattro punti personali sono il sigillo a una grandissima giornata che viene premiata con l’MVP del match.

IVAN ZAYTSEV: 8,5. A sorpresa parte da opposto titolare, ritrovando la sua posizione naturale dopo che all’Europeo aveva giocato di banda per lasciare posto a Vettori. Al suo posto nessun riesce a scardinarlo e a fermarlo. Lo Zar stampa a terra 20 punti (top scorer dell’incontro), attacca con un discreto 50%, ma soprattutto trascina la squadra con la sua solita grinta.

FILIPPO LANZA: 8. Che bell’esordio! Alla prima uscita azzurra da titolare non si intimorisce dei campioni olimpici, le gambe non tremano, la lucidità è costante. In fase offensiva è una mina vagante che mette costantemente in difficoltà la ricezione avversaria. Sbarazzino, incosciente e coraggioso porta un contributo fondamentale al successo: all’inizio del primo set creando un solco decisivo e al termine del secondo parziale mette il sigillo definitivo.

RIVOLUZIONE IN CAMPO: 10. Coach Berruto vuole provare il brivido di schierare qualcosa di innovativo, di diverso rispetto agli Europei. Un esperimento quasi radicale e per alcuni pezzi inatteso. Fuori Luca Vettori, Ivan Zaytsev passato ad opposto. Fuori Beretta, dentro Piano. Esordio per Lanza, Kovar l’altra banda. Missione compiuta con praticamente tre debuttanti in campo!

Si poteva anche pensare a Baranowicz titolare in cabina di regia, ma la prestazione di Travica scaccia ogni dubbio.

EMANUELE BIRARELLI: 7,5. Capitano, per la prima volta. Con tantissime responsabilità addosso. Ordinato, preciso e puntuale. Regna sottorete (tre muri), punge in attacco e l’Italia vola.

JIRI KOVAR: 7. In alcuni frangenti risente dell’emozione, ma quando aumenta il ritmo riesce a incidere in positivo. Non è sicuramente la sua miglior partita in Nazionale, ma il rientro è ottimo e soprattutto si prende la soddisfazione di schiacciare a terra il pallone della vittoria.

MATTEO PIANO: 7. Ottima partita anche per il centrale, che a sorpresa prende il posto di Beretta. Tre muri anche per lui, la Russia fatica a passare. Si può ancora migliorare.

SALVATORE ROSSINI: 6. Rispetto alle previsioni è stato il giocatore meno sollecitato della serata. I russi martellano nel terzo set, ma per il resto sono ben arginati da muro e ricezione che il compito del nostro libero è notevolmente facilitato.

THOMAS BERETTA e LUDOVICO DOLFO: S.V. 

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