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Judo: Europa padrona ad Abu Dhabi

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Il Grand Prix di Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti, si è chiuso con un importante dominio dei Paesi del vecchio continente, che hanno conquistato tutti i titoli in palio tranne i due vinti dalla nazionale di casa (tra l’altro con atleti di origine europea). Un risultato importante, visto che al Grand Prix hanno partecipato 35 squadre provenienti da tutto il mondo, sebbene vada segnalata l’assenza di squadre importanti come Giappone e Cuba.

La miglior squadra in assoluto è stata quella russa, che ha ottenuto quattro ori e 13 medaglie in totale. Va anche detto che la Russia era rappresentata da ben 22 judoka, ma di questi ben 18 si sono piazzati tra i migliori otto della propria categoria e, come detto, 13 hanno chiuso sul podio. Un risultato importante per una nazionale che ha un movimento molto profondo, e che vuole contendere alla Francia il ruolo di prima potenza europea, sebbene sconti ancora un ritardo importante nel settore femminile. L’unica ragazza in grado di raggiungere il primo posto è stata infatti Julija Rjžova (-52 kg), con gli altri tre ori che sono giunti dagli uomini: Beslan Mudranov (-60 kg), Mikhail Puljaev (-66 kg) ed Aslan Kambiev (+100 kg). In parte sotto le aspettative, invece, la prova di Kirll Denisov (-90 kg), tre volte medagliato mondiale, che si è trovato di fronte un Walter Facente in giornata di grazia.

Molto bene anche la Germania, che porta a casa sei medaglie di cui tre d’oro, con 18 atleti che hanno preso parte alla spedizione sul Golfo Persico. Ha offerto ancora una grande prestazione l’esperta Miryam Roper, bronzo iridato a Rio de Janeiro, vincitrice nella categoria -57, che ha confermato la forza delle ragazze teutoniche assieme a Franziska Konitz, oro tra le +78 kg. Ha vinto anche Dimitri Peters (-100 kg), mentre ci si aspettava qualcosa di più da Marc Odenthal (-90 kg), eliminato sin dal primo turno. Karl-Richard Frey, bronzo tra i -100 kg vinti dal connazionale Peters, ha confermato le buone impressioni di questa stagione.

Sempre presente ai vertici la Francia, che con una nazionale ridotta rispetto alle prime due (13 judoka) ha ottenuto sei medaglie come la Germania. I due ori sono arrivati da Amandine Buchard (-48), 18enne grande speranza di una categoria dove la Francia ha raramente brillato di recente, ed Audrey Tchuméo, tornata a partire dai Mondiali di Rio de Janeiro sui livelli del 2011 e del 2012 dopo una prima parte di stagione sotto tono. Bilancio moderato, invece, per Clarisse Agbegnenou, argento nella categoria -63 kg, dove ha subito la seconda sconfitta della stagione nella finale contro Kathrin Unterwurzacher (Austria), che fa seguito alla finalissima iridata contro l’israeliana Yarden Gerbi.

Gli Emirati Arabi Uniti, che hanno acquistato in blocco la nazionale olimpica della Moldavia, approfittando dei problemi economici di quella federazione, ha ottenuto due vittorie con Victor Scvortov (-73) e Sergiu Toma (-81 kg). Vince anche l’Olanda, con la straordinaria Kim Polling (-70 kg).

L’Italia si piazza sesta nel medagliere del Grand Prix, davanti all’Austria della già citata Kathrin Unterwurzacher. Gli azzurri, come sappiamo, hanno ottenuto una medaglia di ogni colore, con lo straordinario oro di Walter Facente (-90 kg), ma anche le due medaglie del settore femminile, con Jennifer Pitzanti argento tra le -70 kg e Valentina Moscatt bronzo nella categoria -48 kg. Brava, nella stessa categoria della Pitzanti, anche Giulia Cantoni, quinta. Sul risveglio del judo azzurro, che sta vivendo un grande finale di stagione, torneremo comunque con un articolo specifico nella giornata di domani.

In totale, ben 19 Paesi sui 35 partecipanti sono saliti sul podio. La classifica maschile è stata dominata dalla Russia davanti agli Emirati Arabi Uniti ed alla Germania, con l’Italia ottima quarta. Tra le donne, invece, la Francia ha preceduto Germania e Russia, mentre le azzurre si sono piazzate ad un soddisfacente settimo posto.

#

NAZIONE

ORI

ARGENTI

BRONZI

TOTALE

1. Russia (RUS)

4

2

7

13

2. Germania (GER)

3

1

2

6

3. Francia (FRA)

2

1

3

6

4. Emirati Arabi Uniti (UAE)

2

0

0

2

5. Olanda (NED)

1

2

1

4

6. Italia (ITA)

1

1

1

3

7. Austria (AUT)

1

0

0

1

8. Uzbekistan (UZB)

0

1

4

5

9. Azerbaijan (AZE)

0

1

2

3

10. Gran Bretagna (GBR)

0

1

1

2

11. Spagna (ESP)

0

1

1

2

11. Romania (ROU)

0

1

1

2

13. Algeria (ALG)

0

1

0

1

14. Svezia (SWE)

0

1

0

1

15. Mongolia (MGL)

0

0

1

1

16. Cina (CHN)

0

0

1

1

17. Stati Uniti d’America (USA)

0

0

1

1

18. Ungheria (HUN)

0

0

1

1

18. Portogallo (POR)

0

0

1

1

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Foto: IJF

giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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