Seguici su

Judo

Judo: l’Italia tra gioventù ed esperienza

Pubblicato

il

La stagione 2013 del judo si trova oramai nella sua fase conclusiva ed è tempo di tracciare i primi bilanci. Per l’Italia questo è stato un anno di transizione, arrivato dopo un 2012 che aveva visto l’apoteosi nel bronzo olimpico conquistato a Londra da Rosalba Forciniti. Sfruttando anche l’anno post-olimpico, le nazionali azzurre di Pino Maddaloni (uomini) e Dario Romano (donne), sotto la supervisione del DTN Raffele Toniolo, hanno visto l’alternarsi di numerosi nomi nei tornei internazionali. Si è trattato di scelte che hanno alternato l’inserimento di giovani atleti alla presenza di atleti dall’esperienza più consolidata.

L’ultimo inserimento in ordine di tempo è stato quello di Matteo Piras. Il ventenne piemontese, che tra gli junior ha già ottenuto grandi risultati, incluse due vittorie nell’European Cup di categoria, a Paks (Ungheria) e Coimbra (Portogallo), ha avuto la possibilità di misurarsi con i senior a Malaga, lo scorso week-end. Reduce da un settimo posto dal sapore agrodolce agli Europei junior di Sarajevo, Piras si è subito dimostrato all’altezza ottenendo due vittorie e chiudendo al nono posto nella categoria -66 kg. Un’esperienza che sicuramente gli servirà per il futuro, quando entrerà senza dubbio a far parte in modo costante della nazionale senior.

In attesa che i giovani azzurri crescano, ricordando, oltre al nome di Piras, quelli di Fabio Basile, Elios Manzi e del campione mondiale junior dei -73 kg Antonio Esposito (clicca qui per leggere la sua intervista), quest’anno la nazionale maschile senior non ha dato segnali troppo incoraggianti. Dopo diverso tempo di assenza dai tatami internazionali, ci ha pensato principalmente il campano Marco Maddaloni a risollevare le sorti azzurre, vincendo a Bratislava (European Cup) ed a Glasgow (European Open).

Per il settore femminile, si confermano le tendenze che abbiamo già sottolineato negli ultimi articoli. L’Italjudo in rosa può contare su una nazionale senior più solida rispetto a quella maschile, grazie ad atlete come Edwige Gwend e Valentina Giorgis. Una squadra che ha ritrovato anche Rosalba Forciniti, vincitrice ad Ostia, e che ha già inserito tra le sue fila Odette Giuffrida. Proprio la portata delle imprese di questa 19enne non vanno sottovalutate: campionessa europea junior e bronzo iridato sempre tra le U21 (categoria -52 kg), la Giuffrida può vantare già ottimi piazzamenti a livello senior, che fanno di lei una carta importante per il futuro del judo azzurro.

E se la Giuffrida è già in grado di competere con le migliori senior del continente (ha chiuso quinta agli Europei di Budapest), non dobbiamo dimenticare che presto arriveranno anche altre giovani talentuose come Maria Centracchio ed Alessandra Prosdocimo, che certamente non deluderanno le aspettative.

Clicca qui per la pagina facebook JUDOKA ITALIANI

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo

Clicca qui per seguirci su Twitter

Foto: EJU

giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità