Judo
Judo, U23: un’Italia incoraggiante agli Europei
I risultati degli Europei U23 di Samokov (Bulgaria) hanno per certi versi confermato il trend del judo azzurro in questa stagione, cioè quello dei grandi risultati (e delle medaglie) ottenuti da parte delle selezioni giovanili, junior, cadetti ed ora, per l’appunto, Under 23. L’Italia, infatti, esce dalla rassegna bulgara con cinque medaglie, due d’argento e tre di bronzo, ma anche con altri quattro piazzamenti tra i migliori otto. Questo significa che nove dei tredici judoka impegnati nella competizione continentale si sono quanto meno avvicinati al podio.
Partiamo subito da Odette Giuffrida, che a questo punto sembra meritare in modo indiscusso il riconoscimento di miglior judoka azzurra del 2013. La 19enne, ormai certezza italiana della categoria -52 kg, ha ottenuto una medaglia di bronzo che si aggiunge alla collezione di podi ottenuti quest’anno. Notevole, poi, anche il fatto che Odette abbia partecipato a tre Campionati Europei di categorie differenti, ottenendo sempre piazzamenti di grande rilievo: ad aprile, si era piazzata quinta a Budapest, nella rassegna continentale senior; a settembre, ha ottenuto il titolo europeo junior a Sarajevo; a Samokov, come detto, si è presa il bronzo nella categoria U23. A tutto ciò ha aggiunto il bronzo dei Mondiali junior di Lubiana. Oramai, più che di speranza per il futuro, si deve parlare di un’importante realtà, nonostante la giovanissima età di questa judoka, che comunque ha già accumulato importanti esperienze tra i senior.
Se Odette Giuffrida è stata l’unica ragazza ad ottenere una medaglia, va segnalato comunque come tutte le altre azzurre abbiano ottenuto piazzamenti di rilievo: Valentina Giorgis (-63 kg) e Martina Lo Giudice (-57 kg) si sono piazzate quinte, mentre Anna Bartole (-48 kg) ed Elisa Marchiò (+78 kg) hanno chiuso settime nelle rispettive categorie. Forse, per quanto riguarda Valentina Giorgis, si poteva sperare in qualcosa in più, visto quello che aveva fatto vedere in rassegne più importanti, come i Mondiali senior di Rio De Janeiro. Resta comunque un buon piazzamento che conferma la costanza di questa judoka.
Passando al settore maschile, una menzione d’onore merita Andrea Regis (-73 kg), medaglia d’argento e sconfitto solamente dal francese Jonathan Allardon. Il judoka 22enne, infatti, ha chiuso la stagione in forte crescita, dopo un inizio più difficile. A dimostrarlo ci sono le medaglie ottenute agli European Open di Minsk (bronzo) e Glasgow (argento), mentre a Samokov ha confermato l’argento nella competizione dedicata agli Under 23, un piazzamento che aveva ottenuto già lo scorso anno a Praga, quando a batterlo fu il polacco Damian Szwarnowiecki. Regis, tra l’altro, sembra avere un feeling particolare con questa rassegna, visto che già nel 2010, a Sarajevo, si era piazzato quinto, ma sembra avere anche un ottimo rapporto con la città di Samokov, visto che proprio nella cittadina di neanche 30.000 abitanti si era laureato campione europeo junior nel 2010, sconfiggendo in finale proprio Allardon, in un’incredibile coincidenza storica.
Bravissimo anche Emanuele Bruno, argento nella categoria -66 kg, che torna su un podio dopo il secondo posto ottenuto in European Cup a Sindelfingen, come a dimostrare che quel piazzamento non era stato solamente frutto del caso.
Enrico Parlati (-73 kg) e Giuliano Loporchio (-90 kg) hanno completato il bottino azzurro con i rispettivi bronzi. Parlati ha ottenuto il più importante risultato stagionale, dopo i bronzi dei Giochi del Mediterraneo e dell’European Open di Bucarest, in Romania, ripetendo il terzo posto dell’anno scorso agli Europei junior di Lommel (Belgio). Loporchio ha invece messo la ciliegina sulla torta di una stagione finita in crescendo, con l’argento dell’European Open di Glasgow e con l’importante secondo posto del Grand Prix di Rijeka, in Croazia. Ottime basi sulle quali lanciare la stagione 2014.
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Foto: EJU
giulio.chinappi@olimpiazzurra.com