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Lukas Hofer in esclusiva: “Voglio la prima vittoria in Coppa del Mondo”

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Campo Tures (Bolzano) – Rilassato, deciso, sicuro di sé. Lukas Hofer ha presentato ufficialmente la sua stagione olimpica. Un’annata con tanti obiettivi ambiziosi.

La preparazione estiva è andata benissimo, rispetto al passato abbiamo potuto allenarci diverse volte anche sulla neve e questo è importantissimo. Nella testa ovviamente ci sono le Olimpiadi di Sochi, ma vorrei conquistare la mia prima vittoria in Coppa del Mondo”, ha dichiarato il 24enne altoatesino, ospite presso l’accogliente e confortevole Hotel Feldmilla.

Negli ultimi mesi hai lavorato molto sul tiro: parlaci dei progressi compiuti.
“Ho apportato qualche modifica alla carabina con mio zio. Questo mi ha giovato molto, ora mi sento davvero sicuro. Ci siamo accorti che la velocità di esecuzione, una volta che si è a posto tecnicamente, viene da sola. In allenamento, nelle simulazioni di gara, le percentuali al tiro erano molto alte. Ora devo portare tutto questo in gara“.

Quest’anno le Olimpiadi si disputeranno in Russia, nazione dove tu ti sei sempre espresso ai massimi livelli (come dimostra anche il bronzo iridato nel 2011). Da cosa deriva questo feeling?
In genere in Russia trovo sempre una neve molto compatta che mi piace molto. Inoltre sono fiducioso per Sochi, perché sembra una pista disegnata per le mie caratteristiche. Ci sono diverse salite impegnative, ma a fare la differenza forse saranno ancora di più le discese, dove bisognerà lanciarsi senza paura“.

Provocazione: organizziamo una 10 km di sci di fondo tra te, Martin Fourcade ed Emil Hegle Svendsen. Chi vince?
Di sicuro sono al loro livello, in passato ho anche dimostrato di poterli battere. Ogni gara fa storia a sé, ma me la gioco in ogni caso“.

Sia Fourcade che Svendsen, tra l’altro, hanno gareggiato anche nella Coppa del Mondo di sci di fondo: hai mai pensato a questa eventualità?
Certo, ma non mi è stato possibile, perché quasi sempre le selezioni che si svolgono in Italia avvengono in concomitanza con le tappe di Coppa del Mondo di biathlon“.

Le gare olimpiche, tra caldo e vento, potrebbero rivelarsi un terno al lotto.
Prima mi facevo condizionare dal meteo, ora non più. Mi sono preparato per gareggiare in tutte le condizioni, sia con vento che con neve molle. Vado sempre in gara deciso e pronto a dimostrare quanto valgo“.

Il biathlon è uno sport molto psicologico. Quali pensieri ti passano per la testa durante una gara?
Solitamente penso alla tattica di gara, a come gestirmi prima di arrivare al poligono. Certo, penso anche se sto andando forte oppure no, sono cose di cui ti rendi conto. Al poligono, poi, è impossibile non pensare“.

Certo. Ma l’ideale, sarebbe ‘non pensare’. In che modo?
Il mio allenatore Andreas Zingerle mi ha consigliato di pensare che i colpi da sparare sono sei. Ma non è così facile, quando sei lì pensi alla gara e vuoi scappare subito“.

In passato hai perso delle occasioni proprio negli ultimi colpi. Una vittoria potrebbe sbloccarti ed aiutarti a gestire meglio quelle situazioni. Sei d’accordo?
Assolutamente sì. Se hai già vinto, dopo diventi più sicuro e riesci a controllarti meglio. Per questo ci tengo a vincere il prima possibile“.

Quale ordine segui nel colpire i bersagli?
Sin da bambino ho sempre sparato in ordine da sinistra verso destra. E’ una questione di abitudine“. 
Come valuti i progressi della squadra azzurra?
Dominik Windisch è migliorato veramente tantissimo in estate, anche al tiro. Dobbiamo però lavorare tanto sulle nuove leve, perché attualmente dopo di noi, che comunque siamo tutti giovani, c’è un buco generazionale. Vedo molto bene anche le ragazze, soprattutto Dorothea Wierer, che quest’anno vedo più concentrata che mai. Infatti mi aspetto veramente tanto dalla staffetta mista“.

Tra gli stranieri, da chi ti aspetti i pericoli maggiori?
Occhio all’intramontabile Ole Einar Bjoerndalen. Si è preparato benissimo e sta andando veramente forte“.

In che percentuali di forma ti presenterai ad Oestersund per il debutto in Coppa del Mondo?
“Diciamo al 75-80%. Stiamo ancora facendo dei lavori di carico. L’obiettivo è crescere durante la stagione ed arrivare al top per Sochi”.

Quest’anno diverse gare, magari una medaglia olimpica, potranno decidersi in volata. Come te la cavi in questo fondamentale?
Bene, negli ultimi tempi ho battuto più volte lo svedese Bjoern Ferry, uno dei migliori in assoluto allo sprint. Quindi mi sento pronto“.

A fine stagione sarai soddisfatto se…
Se avrò vinto una gara in Coppa del Mondo. Certo, l’ideale sarebbe una medaglia olimpica, perché con quella la gente non si dimenticherà mai di te“.

Al momento, in una gara secca, puoi giocartela con chiunque. Pensi di arrivare ad avere un giorno la continuità di rendimento necessaria a vincere la Coppa del Mondo assoluta?
E’ sempre stato il mio sogno sin da bambino. Credo che fra 2-3 anni ci potrò provare,servono ulteriore fiducia e continuità nei risultati. Comunque, a tratti, ho già dimostrato di avere le capacità per poter costruire questo grande obiettivo“.

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federico.militello@olimpiazzurra.com

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