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Paralimpiadi Sochi: Andrea Chiarotti portabandiera azzurro

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Nella settima Giunta nazionale del Cip (Comitato italiano paralimpico), svoltasi oggi a Roma, è stato scelto Andrea Chiarotti, campione di “ice sledge hockey” (hockey ghiaccio su slittino), come portabandiera della nazionale azzurra alle Paralimpiadi di Sochi 2014Ciaz (soprannome di Chiarotti) è nato a Torre Pellice, in provincia di Torino, quarantasette anni fa, vanta 4 scudetti (2005, 2006, 2007, 2013) con la maglia del suo club,  i Tori Seduti del Piemonte, e con la casacca della nazionale è arrivato a vincere gli Europei di Solleftea nel 2011. Guiderà la spedizione azzurra il segretario generale del Comitato italiano paralimpico, Marco Giunio De Sanctis.

Emozionato l’azzurro ha detto: “Spero di gratificare chi ha creduto in me ma soprattutto chi ha creduto in tutta la squadra perche’ io rappresento un intero gruppo ed e’ questo straordinario gruppo che portera’ la bandiera”.

Ecco le parole del presidente Cip Luca Pancalli al termine della Giunta:  “E’ una scelta, condivisa con i componenti della Giunta nazionale del Cip, che vuole premiare non soltanto l’uomo e l’atleta, straordinario in entrambi i casi e tra i primi a credere in un futuro per lo sledge hockey italiano, ma un’intera squadra, che e’ stata capace, in pochi anni, piu’ precisamente dai Giochi paralimpici di Torino 2006, di diventare da cenerentola del mondo paralimpico degli sport del ghiaccio a meravigliosa realta’ capace di conquistare il titolo europeo nel 2011 e una qualificazione meritatissima sia a Vancouver 2010 che a Sochi 2014. E’ stata una decisione sofferta, perche’ anche un campione come Enzo Masiello avrebbe meritato questo onore, ma che nasce dalla volonta’ di dare un piccolo ma, spero, significativo segnale in un momento particolarmente difficile di vita del nostro Paese, nel quale occorre sempre piu’ uscire dall’individualismo, dimostrando di saper fare squadra. Andrea Chiarotti e’ espressione di una squadra, di un team, di un gruppo, dell’intero mondo paralimpico italiano, che ha lavorato unito per raggiungere un obiettivo sportivo, ma anche la certificazione stessa della propria esistenza. Mi auguro che questa scelta possa rappresentare un piccolo ma significativo segnale dei valori di cui questo nostro movimento e’ ricco”.

 

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gianluca.bruno@olimpiazzurra.com

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