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Pattinaggio di figura: chi fermerà Patrick Chan?

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Il padrone della stagione è già lui: Patrick Chan. Il 22enne canadese, vincitore delle ultime tre edizioni dei Mondiali, si sta imponendo sempre più come il padrone incontrastato del singolo maschile, ottenendo punteggi da capogiro che erano inimmaginabili fino a qualche anno fa in ambito internazionale. A Parigi, Chan ha infranto tutti i record esistenti: 98,52 punti nel corto, 196,75 nel libero, per un incredibile totale di 295,27 punti, tale da stracciare quel 273,75 ottenuto lo scorso anno a Skate Canada.

Alla quinta partecipazione alla rassegna parigina, Chan ha ottenuto la quarta vittoria. A fare eccezione è solo quel quinto posto dell’esordio, nel lontano 2006. Con queste due vittorie, quella di Skate Canada e quella del Trophée Éric Bompard, il pattinatore della foglia d’acero si propone automaticamente come grande favorito per le finali del Grand Prix, ma soprattutto per i Giochi Olimpici di Soči e per i Mondiali di Saitama (Giappone).

A questo punto è difficile immaginare chi possa battere il canadese. Certamente, coloro che sembrano più vicini alle sue prestazioni sono i giapponesi. Stimolati dalla grande competizione interna, gli atleti del Sol Levante stanno dando grande spettacolo in tutte le prove del Grand Prix, piazzando sempre almeno un pattinatore sul podio. Il giovane Yuzuru Hanyu, classe 1994, si è ritrovato due volte a dover duellare contro Chan, sia in Canada che in Francia. Sebbene sia uscito sconfitto entrambe le volte, Hanyu ha dimostrato ciò di cui è capace, proponendosi come uno dei papabili per il podio a cinque cerchi. Il vincitore dell’NHK Trophy lo scorso anno, però, sembra ancora troppo irregolare, come dimostrano i 234,80 punti di Skate Canada, al di sotto della propria media.

L’esperienza, invece, è certamente dalla parte di Daisuke Takahashi. Vincitore in Giappone con un punteggio di tutto rispetto (268,31), il 27enne è ormai da anni in zona medaglia nelle competizioni che contano. In più, Takahashi sembra trovare la forma con il passare delle competizioni, come dimostra il netto miglioramento tra il quarto posto di Skate America e la vittoria dell’NHK Trophy.

Considerando che il Giappone potrà disporre di tre posti alle Olimpiadi del prossimo febbraio, e dando per scontata la partecipazione di Hanyu e Takahashi, l’ultima entry a disposizione dovrebberp giocarsela Nobunari Oda, Takahiko Kozuka e Tatsuki Machida, che a Skate America aveva dato una lezione a tutti, incluso Takahashi.

Dall’alto dei suoi 31 anni, proverà ancora a dire la sua anche il russo Evgenij Pljuščenko, vincitore della Volvo Cup di Riga con un ottimo punteggio (263,25 punti). A guastare la sua stagione però, c’è un piccolo infortunio al ginocchio che l’ha costretto a rinunciare alla Rostelecom Cup, competizione che lo “zar” ha vinto per otto volte consecutive.

Al momento, quindi, nessuno sembra essere in grado di competere con Patrick Chan. L’unico avversario del canadese sembra essere lui stesso: continuando su quest’onda, a privarlo di ulteriori vittorie potranno essere solo macroscopici errori. Il dubbio, però, soprattutto in vista delle Olimpiadi, è che Chan potrebbe aver sincronizzato male la preparazione, raggiungendo la forma ideale troppo presto rispetto alla competizione a cinque cerchi.

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giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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