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Road to Sochi 2014: avvio incoraggiante per l’Italia

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Sebbene manchino appena due mesi e mezzo alle Olimpiadi invernali di Sochi 2014, risulta ancora complicato esprimersi su pronostici inerenti alle possibilità di medaglia dell’Italia, considerando che tante discipline non hanno ancora visto il via delle rispettive stagioni (snowboard, combinata nordica, biathlon, velocità nello sci alpino, sci di fondo, solo per citare le discipline di principale interesse in chiave podio per il nostro Paese). Per sbilanciarsi sulle prime proiezioni verso i Giochi, dunque, dovremo aspettare la fine di dicembre.

Tuttavia, in questo primissimo scorcio di stagione, sono già diversi i fattori che inducono all’ottimismo. Non sono mancati podi e vittorie. In primis dallo short track, dove Arianna Fontana è tornata la principale antagonista delle fuoriclasse asiatiche. La 23enne valtellinese ha raggiunto l’apice della carriera ed è in grado di puntare alle primissime posizioni in tutte le gare in programma a Sochi. La selezione tricolore potrà contare anche su Martina Valcepina nei 500 e, soprattutto, su una staffetta femminile cresciuta a dismisura grazie ai progressi di Lucia Peretti ed Elena Viviani. Difficile ipotizzare invece una medaglia per gli uomini.

Ottime notizie provengono anche dallo slittino, con Dominik Fischnaller trionfatore nell’apertura stagionale a Lillehammer, ma anche con un Armin Zoeggeler ancora al top. Si attendono progressi dai doppi ed un’ulteriore crescita da parte di una Sandra Gasparini che potrebbe aver imboccato la stagione della svolta.

Positivo anche il primo bilancio del pattinaggio artistico, con Anna Cappellini e Luca Lanotte che si confermano tra i primi 5 al mondo nella danza, mentre nelle coppie Stefania Berton ed Ondrej Hotarek, seppur non da podio olimpico, hanno raggiunto un livello impensabile per l’Italia in questa disciplina sino a qualche stagione fa. Non ha convinto appieno, invece, Carolina Kostner, chiamata a fornire risposte importanti da domani a Mosca.

Poco incoraggiante, invece, l’avvio dello sci alpino, anche se occorre fare delle distinzioni. Nel gigante maschile e nello slalom femminile, infatti, l’Italia paga un ricambio generazionale mai attuato ed impossibile da colmare nel giro di poche settimane. Diversa, invece, la situazione del gigante femminile, dove le varie Federica Brignone, Nadia Fanchini, Denise Karbon e Manuela Moelgg necessitano solo di qualche gara per tornare ad esprimersi sui propri livelli. Non dimentichiamo che, storicamente, le Nazionali azzurre entrano in forma intorno alla metà di dicembre. Discorso che potrebbe valere anche per gli slalomisti, per i quali è giunto il momento di mostrare il loro vero potenziale.

Queste le prime impressioni verso Sochi. Ora si entra nel vivo…

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federico.militello@olimpiazzurra.com

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