Rugby
Rugby | Italia-Argentina come un derby da vincere a tutti i costi
Italia-Argentina non potrà mai essere una partita come le altre. Certo, i Pumas non avranno lo stesso impatto mediatico degli All Blacks e non accenderanno gli animi italici come la Francia, ma godono di quell’impagabile fascino che innalza inevitabilmente l’asticella dell’attesa e della tensione, come se fosse un derby. E di derby effettivamente si tratta, vuoi per il sangue latino che scorre nei 30 (o quasi…) che scenderanno in campo, vuoi per la provenienza e la formazione di alcuni fuoriclasse azzurri del passato (Dominguez su tutti) e del presente (Parisse, Castrogiovanni, ma anche Canale e Orquera per citarne alcuni).
La componente storica, però, non è la sola a ritrarre speciale l’incontro di domani pomeriggio all’Olimpico (a proposito di magia…); i recenti risultati di entrambe le squadre e la complicata situazione in cui vertono sia azzurri che Pumas lo rendono simile ad un match da dentro o fuori, da portare a casa in qualunque modo, senza badare al sottile. Eppure si tratta solo di un test match, ma anche dell’ultima occasione per dare lustro ad un mese di novembre finora negativo ambedue le parti, per risultati ma, in primis, dal punto di vista del gioco. La Banda Brunel, è acclarato, ha incontrato enormi problemi psicologici e tattici nel continuare il percorso di crescita iniziato un anno fa, mentre i Pumas pagano un difficile ricambio generazionale, qualche infortunio di troppo e uno spogliatoio forse meno compatto dopo l’addio di Santiago Phelan. Il tutto, accompagnato da delle prestazioni infarcite di errori e senza la consueta aggressività caratteristica delle due formazioni, che hanno portato ad una sconfitta pesante e ad una striminzita vittoria nei contenuti per l’Italia e, per i sudamericani, alla sconfitta di Twickenham e alla debacle contro il Galles. In pochi, ad inizio mese, avrebbero scommesso che allo scontro diretto entrambe sarebbero arrivate in tali condizioni psico-fisiche e con una fragilità simile. Delle premesse che, però, non potranno che lasciare spazio ad un’epica battaglia sul campo.
Più della tattica, ad avere maggiormente peso nell’economia del match saranno inevitabilmente l’intensità e la grinta, due peculiarità apparentemente smarrite per italiani ed argentini. Difficilmente, infatti, Brunel e Hourcade avranno avuto modo di correggere i molteplici errori delle ultime settimane, specie in fase difensiva. Meglio concentrarsi, dunque, sull’aspetto mentale, per imparare a soffrire e a reagire ad ogni colpo subito, alla luce anche del probabile equilibrio nel punteggio e ai possibili controsorpassi durante il match. Si prevede stellare la lotta in mischia, tra un pacchetto azzurro in ripresa ed uno argentino già pienamente adattatosi alle nuove regole; il livello pressoché identico dei due reparti è lo specchio di fatto dell’intera partita e chi uscirà vincitore dalla guerra a suon di impatti avrà già compiuto un importante passo verso la vittoria. Risulterà fondamentale, per gli azzurri, mantenere la concentrazione per tutti gli 80′, a differenza di quanto visto nel match di Cremona, quando una distratta Banda Brunel ha rischiato di veder scivolare via una vittoria già in tasca; contro l’ottima organizzazione collettiva dei Pumas, anche solo una disattenzione potrebbe essere fatale. Proprio il collettivo dovrà dare risposte importanti al ct francese, in attacco come in difesa, e il lancio dei giovani Tommaso Allan e Michele Campagnaro verte anche in questo senso, alla luce delle indiscusse qualità dei due. Non un rischio, ma due scelte oculate da parte di Brunel, evidentemente fiducioso riguardo al rendimento dei due ragazzi, gettati nella mischia non solo per testarli. D’altronde, un derby non si gioca, si vince.
daniele.pansardi@olimpiazzurra.com