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Rugby: Italia, il pericolo arriva dall’Est?

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Nel Bel Paese si sa. Tutti sono pronti ad esaltarsi quando avvengono delle vittorie e tutti sono pronti a dichiarare tempi di crisi in presenza di sconfitte, come sta avvenendo adesso intorno all’Italrugby di Jacques Brunel.

Dopo il meraviglioso 6 Nazioni di marzo il credito verso il tecnico transalpino e la sua nazionale appariva quasi illimitato e c’era già chi pianificava un ingresso nelle prime 8 formazioni del mondo alla prossima World Cup, mentre adesso, dopo aver subito 5 sconfitte su 6 incontri disputati, tra giugno e novembre, regna il pessimismo e si vociferava addirittura di un esonero del baffuto allenatore, prontamente smentito dai vertici federali.

Il pericolo è stato identificato nelle nazioni dell’Est Europa, in particolare Georgia, Romania e Russia, squadre che da anni disputano il “6 Nazioni minore”, assieme ad Ucraina, Spagna e Portogallo.

E’ vero, queste rappresentative possono contare su un buon numero di professionisti, impegnati nei maggiori campionati europei (ad esempio il Top14), ma appaiono ancora mediamente troppo lontane anche dalla peggiore delle formazioni italiane scese in campo nel Novembre Mondiale. In una singola contesa forse, da disputarsi in casa, questi team potrebbero mettere in difficoltà il nostro XV, magari per una porzione di partita, ma alla lunga Parisse e compagni avrebbero certamente la meglio, dal momento che il livello solito a cui tutti i nostri atleti usanoconfrontarsi, tra Heineken Cup e campionati nazionali, è assai più probante.

In un ottica a medio-lungo termine a preoccupare la nostra rappresentativa potrebbe essere il Giappone che, da Stato ospitante della Coppa del Mondo del 2019, ha già cominciato un processo di crescita improntato sull’avere una formazione competitiva per quell’evento, grazie anche ad campionato nazionale con importante risorse economiche e all’accaparrarsi giocatori (naturalizzati) e staff tecnici di prim’ordine per la selezione nazionale.

michele,cassano@olimpiazzurra.com

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Foto: onrugby.it

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