Atletica
SCANDALO Mennea: escluso dalla Hall of Fame della IAAF!
Un vero e proprio scandalo arriva da Monaco dove è in corso di svolgimento l’annuale consiglio della IAAF.
La Federazione Internazionale dell’atletica leggera ha deciso di escludere Pietro Mennea dalla Hall of Fame!
I criteri di ammissione erano veramente stringenti: un atleta doveva aver vinto almeno due titoli mondiali e olimpici oltre ad aver ottenuto a suo tempo un record del Mondo ed essersi ritirato dall’agonismo da almeno dieci anni.
Il pugliese, purtroppo, ha vinto “solo” un oro olimpico (sui 200m a Mosca 1980 con una rimonta che ha fatto epoca) e il record del Mondo sulla stessa distanza siglato alle Universiadi di Città del Messico 1979 (19.72 che ancora oggi è primato europeo e che ha segnato la storia del mezzo “dritto e curva”). Dunque solo per la mancanza di un altro oro di livello assoluto si è esclusa una delle grandi icone della disciplina?
La Freccia del Sud ha fatto la storia e il suo impatto è stato enorme su questo sport. Potevano ammetterlo come fatto con Marie-José Pérec e Grete Waitz, inclusi per questo motivo. Ma niente da fare…
Questi i dodici atleti che verranno inseriti nella Hall of Fame: Harrison Dillard, Marjorie Jackson, Hannes Kolehmainen, Natalya Lisovskaya, Svetlana Masterkova, Noureddine Morceli, Parry O’Brien, Marie-José Pérec, Viktor Saneyev, Yuriy Sedykh, Daley Thompson, Grete Waitz.
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
ale sandro
15 Novembre 2013 at 09:12
Se posso permettermi, penso di non bestemmiare quando dico che qualsiasi hall of fame , da quelle inerenti la musica a quelle sportive, lasci il tempo che trova. E’ sempre discutibile stabilire un criterio per definire la grandezza di un’atleta, anche nel corso di un quadriennio o di un decennio in una singola specialità all’interno di una qualsiasi disciplina sportiva. Figuriamoci far entrare dei nomi riguardanti atleti di diversi periodi e specialità. Sono semplici forzature. Se pensiamo che è presente la pur grande Svetlana Masterkova, che nel mezzofondo non ha certo caratterizzato un decennio come fece Pietro nella velocità anni ’70 , più ritorno ad alti livelli nei primi anni ’80, senza dimenticare la differenza di gare presenti nel calendario. Se inoltre pensiamo anche che autentici fuoriclasse e campioni come per esempio Fiona May (2 argenti ai Giochi, 2 ori ai mondiali, e nessun record),per rimanere agli stessi anni, non rispondano agli stessi requisiti e quindi immagino non ci saranno mai (non ho idea, magari è stata inserita ugualmente), ci si rende conto di come queste classifiche,comprese quelle del “migliore di tutti i tempi” o in stile Pallone d’oro per intenderci,siano troppo riduttive. Ci teniamo caro il ricordo di un gigante della velocità azzurra europea e mondiale. Dispiace che magari molte persone di altri paesi , potranno non avvicinarsi alla sua storia sportiva per poterla conoscere un po’ più facilmente, ma Pietro c’è già nella Hall of Fame di tutti i grandi appassionati della storia dell’Atletica Leggera.