Sci alpino: a Lake Louise il via delle prove veloci

In fondo, le gare più attese sono quelle: le prove veloci. Perché sì, la reattività dello slalomista è una dote esaltante, la “giusta misura” richiesta dal gigante, probabilmente la disciplina più completa, è tecnica allo stato puro; ma la discesa è spettacolo puro.

E lo è anche a Lake Louise, certo non una delle piste più impegnative del circuito: si tratta infatti di un tracciato che valorizza preminentemente le doti di scorrevolezza, di saper raggiungere la massima velocità. Eppure è spettacolo anche Lake Louise. Gli azzurri saranno sicuramente tra i protagonisti, per iniziare al meglio quella che deve essere la stagione delle conferme ed insidiare sin da subito il regno di Aksel Lund Svindal, vincitore di cinque coppette in carriera tra discesa e supergigante e particolarmente a suo agio sulle nevi dell’Alberta.

Il norvegese non è chiaramente l’unico atleta da osservare con attenzione: quel vecchio leone di Erik Guay, ad esempio, potrebbe esibirsi in uno dei suoi ruggiti proprio sulla pista di casa, mentre l’austriaco Klaus Kroell è atteso al riscatto dopo un’annata altalenante e, assieme a Joachim Puchner, dovrà tenere alta la bandiera di un Wunderteam che in velocità è ben lontano dai fasti dell’era Maier-Eberharter-Walchhofer, anche se nelle gare FIS nordamericane il più brillante tra le aquile è stato il talentuoso Max Franz. Attenzione, chiaramente, ai francesi, su tutti Johan Clarey e Adrien Theaux.

C’è però un nome che stimola la fantasia di tutti gli appassionati. Stiamo parlando di Bode Miller, il personaggio per antonomasia, al rientro agonistico giusto in tempo per portarsi a casa qualche altra medaglia. Le prove veloci sono le sue preferite, quelle in cui ha fatto vedere i numeri più straordinari: qualora volesse puntare seriamente a Sochi, discesa e superg avrebbero ritrovato un vecchio, grande protagonista.

foto tratta da saslong.org

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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com