Sci Alpino

Sci alpino: lo slalom maschile in cerca di riscatto

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In slalom è questione di attimi più che in altre discipline. Basta una minima distrazione e gli sci inforcano il palo. Game over.  Lo slalom è reattività, energia, scorrevolezza, ma anche precisione, calma mentale, furbizia: in questa specialità la pista si rovina più facilmente e velocemente rispetto alle altre, dunque è fondamentale saper approcciare le “vasche”, ovvero le buche che si creano attorno ai pali, con la giusta misura. E, nell’arco di una stagione, è altrettanto fondamentale saper reagire a quei momenti in cui ti trovi faccia nella neve senza sapere perché. Perché ti sei distratto un attimo, appunto, hai inforcato e hai gettato al vento settimane di preparazione.

Durante l’ultima annata, la squadra azzurra forse è mancata in questo aspetto: nella reazione alle difficoltà. Le potenzialità c’erano tutte: il campione olimpico, i due fassani delle meraviglie, capaci di stare stabilmente in zona podio, quel Manfred Moelgg da sempre una garanzia. Alla fine solo Moelgg ha ottenuto qualcosa di significativo, con il podio ad Adelboden e altri tre piazzamenti nella top five. Per Gross e Deville è stata invece la stagione dei rimpianti, delle occasioni perse, delle mezze gare fatte bene e dell’errore che arrivava puntuale. Un po’ come per Razzoli, alla peggior annata dai tempi pre-olimpici. Patrick Thaler ha invece fatto il suo, grande determinazione e grande grinta nonostante l’età che avanza, una certa regolarità nei risultati. Regolarità che ha premiato anche Roberto Nani, il giovane rampante, futuro da slalomgigantista di livello.

Domenica si riparte da Levi, dal dolce pendio finlandese che non è mai piaciuto tantissimo agli italiani, i quali però devono incominciare a dare segnali, sin da subito, per quella che sarà la stagione del riscatto. Potenzialmente, in quattro sono da top ten, e un quinto-Thaler-subito a ridosso: Nani dovrebbe invece proseguire sulla strada della crescita e del miglioramento, mentre ai più inesperti Tonetti e soprattutto Ronci, reduce da ottime cose in Coppa Europa, non si può chiedere il risultato sin da subito. Il condizionale però è d’obbligo, quando si parla dello sci e dello slalom in modo particolare: perché tra i rapid gates basta un attimo e sei game over.

marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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