Sci di fondo
Sci di fondo, -7 alla CdM: azzurri e big già proiettati a Sochi?
Kuusamo dista ormai solo sette giorni, poi sarà tempo di Coppa del Mondo anche per lo sci di fondo. Dalla Finlandia, con il classico Nordic Opening, ripartirà la stagione degli sci stretti, inevitabilmente proiettata già all’appuntamento atteso dall’intero parterre, le Olimpiadi di Sochi. Il circuito mondiale, Tour de Ski compreso, sarà comprensibilmente snobbato da numerosi big (e non solo), con la testa già rivolta in Russia per la rassegna a cinque cerchi.
Azzurri, come state? – Un percorso quantomeno simile sarà affrontato probabilmente anche dalla Nazionale italiana, ma con un maggiore occhio di riguardo alle tappe di Coppa soprattutto per acquisire maggiore fiducia nei propri mezzi in vista dei Giochi. Agli ordini dello staff tecnico capitanato da Silvio Fauner, l’intero gruppo azzurro sta perfezionando la preparazione cominciata in estate, con le ragazze impegnate tra le nevi svedesi di Kiruna mentre gli uomini hanno scelto Livigno come base finale. Da Giorgio Di Centa a Federico Pellegrino (18 anni tra i due), passando per Roland Clara, David Hofer e Dietmar Noeckler, l’obiettivo principale per i cinque principali rappresentanti del fondo azzurro è incentrato sul raggiungimento della forma migliore nel mese di febbraio, nelle due settimane che tutto rendono magico. Lo sa bene l’immortale Di Centa, campione olimpico nella 50km a Torino 2006 e ancora lì, a gettare il cuore l’ostacolo malgrado un’ernia al disco uscita in estate, che ne ha rallentato e ritardato la preparazione pre-stagionale. Al Tour de Ski, però, potremo scommettere sulla competitività del 41enne friulano, così come su quella di Rollo Clara, legato indissolubilmente alla corsa a tappe sciistica e al Cermis. Più un allenamento ‘di quantità e di qualità’, come da lui stesso definito, che una reale ambizione, per poter arrivare in Russia senza arrancare. Motivato e pronto ad iniziare una stagione decisiva per il suo futuro Pellegrino: “Gli allenamenti procedono molto bene – ha dichiarato ad Olimpiazzurra il 23enne – Adesso siamo a Livigno a rifinire la preparazione e martedì saliamo su a Kuusamo. Sono pronto, ma ci presenteremo alle gare di Coppa senza mai averne fatta una se non dei test tra di noi. Sarà quindi tutta una sorpresa. Non nascondo che, anche se non ho mai corso li, sono almeno 3 anni che guardando la sprint in tv non vedo l’ora di farla. Sono carico e come me anche il resto del gruppo.”
Meno attrezzato tecnicamente, ma ugualmente ambizioso, il gruppo femminile, che dovrà però fare inizialmente a meno di Debora Agreiter, la quale sta cercando un recupero lampo per Davos dopo l’operazione al malleolo. Procedono senza intoppi le fatiche di Virginia De Martin Topranin e Marina Piller, a caccia di buoni risultati nelle gare distance e i fari di una Nazionale a caccia di risposte concrete per risollevarsi da anni bui.
I grandi – Non dormono sonni tranquilli i due attuali simboli della disciplina, Dario Cologna e Petter Northug. Il primo dovrà restare ai box due mesi per uno strappo ai legamenti e, nonostante la sua presenza alle Olimpiadi non sia a rischio, difficilmente l’elvetico potrebbe giungere a Sochi al top della forma. Un virus, invece, ha fortemente debilitato l’asso norvegese durante l’estate, tanto da costringergli di fatto a saltare le gare di dicembre, per essere al via del Tour de Ski in caso di risposta positiva del proprio fisico. Chi brilla già nelle gare pre-stagionali è il kazako Alexey Poltoranin, potenzialmente devastante in tecnica classica e favorito per la Coppa del Mondo, in particolare se la squadra russa (Alexander Legkov, Maxim Vylegzhanin e Ilia Chernousov su tutti, senza contare il rientrante Petr Sedov) dovesse saltare in massa il Tour per concentrarsi solamente sulle Olimpiadi. Seguiranno lo stesso percorso gli svedesi Johan Olsson e Marcus Hellner. In campo femminile, si profila l’ennesima lotta a tre su tutti i fronti, con Marit Bjoergen al solito favorita davanti ad un’esagerata Justyna Kowalczyk nell’ultimo weekend e a Therese Johaug. Tutte e tre dovrebbero giocarsi sia la Coppa del Mondo, sia il Tour de Ski che le medaglie olimpiche, con la possibile aggiunta a Sochi di Charlotte Kalla e Astrid Jacobsen, nei cui programmi non figura la corsa a tappe proprio in funzione dei Giochi.
Foto: sportnews.bz
daniele.pansardi@olimpiazzurra.com
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