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SHOCK Obesità: nuovi dati allarmanti! 36% degli italiani in sovrappeso: serve lo sport!

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Sono arrivati nuovi dati allarmanti durante il convegno “Diabesity Prevention Conference“, la prima conferenza dedicata alla promozione dell’ attività motoria e dell’esercizio fisico per prevenire e curare l’obesità e il diabete di tipo 2, promossa da Coni e Federazione Italiana Hockey.

22 milioni di italiani sono affetti da obesità (il 36% della popolazione)! 6 milioni di italiani sono sovrappreso (10% della popolazione)! E ancora: 3,5 milioni di nostri connazionali soffrono di diabete (5,5%).

 

Numeri agghiaccianti, che spaventano e che sono lo specchio della società degli ultimi decenni. Un’Italia in cui si fa sempre meno sport, in cui l’alimentazione è sempre meno attenta, in cui non sempre si fa attenzione alla prevenzione e in cui il rischio di queste patologie viene spesso sottovalutato.

Da ricordare poi come diabete e obesità viaggino purtroppo a braccetto. “Un diabetico sovrappeso raddoppia il… proprio rischio di morire entro 10 anni rispetto a un diabetico di peso normale e per un diabetico obeso il rischio quadruplica“, ha affermato Paolo Sbraccia, presidente della Società Italiana dell’Obesità (SIO).

 

In una situazione di rischio, spesso la tendenza è quella di intervenire subito con i farmaci, sottovalutando o addirittura ignorando i benefici per la salute dell’esercizio fisico e l’efficacia del corretto stile di vita nella prevenzione delle malattie“, ha sottolineato Pierpaolo De Feo, presidente Italian Wellness Alliance.

Proprio da queste valutazioni emerge chiaramente che lo sport è il medicinale migliore per combattere sovrappeso, obesità e diapete. Nasce così un documento di raccomandazioni per promuovere efficacemente l’attività motoria: “Pensare che lo sport possa essere così importante per una malattia che è un flagello per la popolazione mondiale è una cosa che ci deve inorgoglire“, osserva Franco Chimenti, presidente della Coni Servizi. “Da anni esiste questa iniziativa – aggiunge Fabio Pagliara, segretario generale Federhockey – l’idea è quella di responsabilizzare lo sport e farlo diventare un messaggio sociale. L’esperienza di questi sei anni conferma che la strada è quella giusta. Come Federazione Italiana Hockey diamo pieno supporto anche per il futuro a qualsiasi tipo di altra iniziativa“.

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