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Editoriali

Slittino: Dominik Fischnaller il simbolo della Nuova Italia

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Dominik Fischnaller è un predestinato dello slittino. Dopo aver vinto tutto a livello giovanile (campione del mondo juniores ed Under23), sin dalle prime comparsate in Coppa del Mondo, appena 17enne, si percepisce come questo ragazzo abbia un talento fuori dalla norma. Il primo podio individuale arriva il 6 gennaio 2013, quando giunge terzo sulla pista di Koenigssee, una delle più esigenti e tecniche del circuito. Chiude settimo la classifica generale, malgrado due gare saltate, con la consapevolezza di non aver nulla da invidiare ai migliori nella guida della slitta, grazie anche ai sapienti insegnamenti del maestro Armin Zoeggeler. Il fisico, però, ancora gracile, fa sì che Dominik paghi un dazio importante in fase di spinta.

La scorsa estate, poi, la svolta: il giovane azzurro svolge una preparazione atletica mirata e riesce a sviluppare una corporatura di tutto rispetto, oseremmo dire quasi da culturista. Ed il gap in fase di spinta, come dimostrato ieri, è venuto quasi completamente meno, anche se nel corso degli anni si potrà ancora migliorare sotto questo profilo.

La grandezza dell’impresa di Fischnaller è testimoniata anche da un dato. Armin Zoeggeler vinse la sua prima gara in Coppa del Mondo a 21 anni ed 11 giorni. Dominik è riuscito a fare addirittura meglio del Cannibale, trionfando a 20 anni e 270 giorni. Ieri a Lillehammer si è aperta una nuova era per lo slittino tricolore. Fischnaller guida una squadra giovanissima e promettente, nella quale crescono rapidamente Emanuel Rieder e Kevin Fischnaller, senza dimenticare che altre nuove leve, tra cui Theo Gruber e Manuel Schwarzer, costituiscono  una cassaforte per un futuro vincente.
Se Dominik Fischnaller è l’emblema della ‘Nuova Italia’, Armin Zoeggeler è l’ideale ritratto del ‘vecchio’ leone che non vuole saperne di abdicare. A Lillehammer, a tratti, si sono intravisti squarci del vero Cannibale e solo qualche imprecisione nel finale della seconda manche lo ha privato di un podio alla portata. Fischnaller-Zoeggeler: passato, presente e futuro. Li vedremo ancora insieme solo per un anno. E sogneremo sulla strada verso Sochi 2014.

Buoni segnali giungono anche dal singolo femminile, dove Sandra Gasparini ha chiuso sesta, eguagliando il miglior risultato della sua carriera. La 23enne altoatesina, soprattutto nella prima manche, ha dimostrato di poter contenere il distacco dalle migliori, condizione necessaria ed imprescindibile per un’Italia da podio alle Olimpiadi anche nel team-event. Bene anche la nipote di Zoeggeler, Sandra Robatscher, 18 anni ancora da compiere, ma con un talento che ha solo bisogno di affinarsi per raggiungere la vetta.

Per quanto riguarda il doppio, infine, i veterani Christian Oberstolz e Patrick Gruber hanno ottenuto un buon quarto posto dopo una rimonta importante. E’ lecito però attendersi molto di più dai giovani Ludwig Rieder e Patrick Rastner, anch’essi chiamati a traghettare la ‘Nuova Italia’ in un futuro che ricalchi la gloriosa tradizione del passato.

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federico.militello@olimpiazzurra.com

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