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Short Track
Sochi 2014: Blake Skjellerup sfida le leggi omofobe
Specialista dello short track, il 28enne neozelandese Blake Skjellerup, uno dei più noti sportivi omosessuali in attività, ha dichiarato che non rispetterà le leggi russe che proibiscono la “propaganda omosessuale” in pubblico.
Skjellerup, che visto la scarsa concorrenza in casa non dovrebbe avere problemi ad essere selezionato per i Giochi, ha dichiarato che a Soči porterà un emblema con i colori dell’arcobaleno, simbolo del movimento LGBT. Un gesto che lo potrebbe esporlo a provvedimenti legali secondo le leggi in vigore in Russia.
“Sarò me stesso in Russia. Per adesso è illegale, ma il mio obiettivo è di ispirare, incoraggiare e sostenere gli omosessuali in Russia. Mi piacerebbe incontrare Putin. Gli direi quanto sono in disaccordo con le sue leggi contro la propaganda gay e che in qualità di Presidente della Russia, dovrebbe rappresentare tutti i cittadini del suo Paese”, ha dichiarato Skjellerup a The Guardian.
La legge anti-gay russa aveva già suscitato polemiche durante i Mondiali di atletica a Mosca, quando molti atleti avevano manifestato il proprio disaccordo nei confronti del provvedimento.
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giulio.chinappi@olimpiazzurra.com
pizzoumbro
25 Novembre 2013 at 19:22
Bravissimo,dobbiamo lottare tutti per le leggi vergognose omofobe della Russia!!!