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Tiro a segno: Campriani, le nuove regole sono state metabolizzate?

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E’ stato davvero splendido il fine settimana appena trascorso, per i colori italiani, e a renderlo indimenticabile ci hanno pensato i ragazzi della nazionale di tiro a segno che, in quel di Monaco, si sono aggiudicati ben quattro medaglie alle Finali di Coppa del Mondo.

Detto della storica vittoria di Petra Zublasing e del successo di Andrea Amore, che va a coronare un 2013 favoloso per il ragazzo siciliano, a far una grande impressione è stato Niccolò Campriani, il quale ha colto un bronzo ed un oro, ritornando a far vedere di essere in grande spolvero, come a Londra 2012.

L’ingegnere fiorentino probabilmente, a seguito di un anno passato a combattere contro la federazione internazionale per l’inserimento delle nuove regole, ha ritrovato quella serenità e quell’approccio mentale che lo avevano reso famoso agli occhi del mondo facendogli conquistare prestigiosi titoli, tra cui quelli olimpico.

Forse la trasferta in terra cinese, nel mese di ottobre, o forse una ritrovata voglia, dopo il periodo di “Scarico post-olimpico”, hanno ridato vigoria e motivazioni al nostro campione, su cui dal punto di vista del talento puro, nessuno ha mai avuto dubbi, facendolo primeggiare, in particolar modo, nella gara della carabina a 3 posizioni (50m), dove Campriani ha fatto capire di essere pronto a puntare in alto sin da subito, per intendersi il Mondiale di Granada nel 2014,  con l’obiettivo orientato sempre verso il sogno a cinque cerchi: Rio 2016  

michele.cassano@olimpiazzurra.com

Foto: olimpiadi.blogosfere.com

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