Calcio

Under 21: tutti i possibili scenari per l’Italia. Europeo lontano

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Giocare per lo 0-0 porta sempre alla sconfitta. E’ questo il principale verdetto di Serbia-Italia Under 21, con il successo dei padroni di casa maturato intorno all’ora di gioco grazie ad un cross di Caulic non deviato da alcuna punta tra gli immobili difensori azzurri. La squadra guidata da Luigi Di Biagio, dopo i convincenti successi contro Belgio e Irlanda del Nord, blocca la sua crescita con un ko che potrebbe rivelarsi fondamentale in ottica qualificazione (o non) agli Europei 2015. E, dunque, anche a Rio 2016.

Ma niente allarmismi. L’Italia è ancora in corsa, anzi, rischia paradossalmente di essere favorita dalla situazione attuale del girone. Ricapitoliamo: Beglio 13 punti (sei partite giocate), Serbia 10 e Italia 9 con una gara in meno. Mancano due big-match, Belgio-Serbia e Italia-Serbia. Poi gli azzurrini saranno di scena in Irlanda del Nord e in casa contro Cipro. Con nove punti, e qui dunque diventa di vitale importanza il successo contro i serbi nel prossimo 5 settembre (chissà cosa ne sarà dei protagonisti di ieri tra dieci mesi), i play-off sarebbero praticamente in cassaforte per Bardi e compagni. Sperando magari in un regalo di Markovic in casa di Hazard Jr: in caso di pareggio o successo ospite, sempre considerando i tre punti contro la Serbia (e ovviamente nelle altre due sfide, assolutamente da non fallire), Gigi potrebbe tirare un gran sospiro di sollievo e festeggiare il primato in classifica. Se dovesse vincere il Belgio, invece, si dovrà passare dalla lotteria delle migliori seconde (avanzano quattro compagini su dieci gironi) e in questo frangente i giochi sono ancora apertissimi.

A tal proposito, vediamo la situazione dei singoli gironi, considerando per ipotesi che l’Italia chiuda seconda il proprio raggruppamento con 18 punti: basterebbero?

Gruppo 1: una delle quattro migliori seconde non arriverà da questo girone. Attualmente il Galles, virtualmente secondo (la Moldova ha già giocato due volte con l’ultima in classifica, punti che vengono esclusi nei gironi da sei squadre), potrà arrivare al massimo a 16 punti.

Gruppo 2: considerando lo scontro diretto in programma tra Danimarca e Russia, la seconda non potrà arrivare a più di 17 punti.

Gruppo 3: teoricamente, la seconda potrebbe chiudere a 19 punti, ma solo nell’ipotesi in cui la Slovacchia batta a domicilio l’Olanda. Difficile.

Gruppo 4: i veri problemi iniziano qui. Dopo cinque partite, l’Austria è seconda con 12 punti. Ipotizzando una probabile sconfitta con la Spagna, gli austriaci potrebbero comunque salire a quota 18, con una differenza reti attuale di +3, la stessa dell’Italia…

Gruppo 5: Svizzera seconda con 9 punti (gli stessi dell’Italia), ma con una differenza reti ottima (+7). Gli elvetici disputeranno due gare interni ‘facili’ con Liechtenstein e Lettonia, mentre dovranno affrontare l’insidiosa trasferta in Ucraina. Anche in questo caso, dunque, la seconda potrebbe chiudere a quota 18. Se avvenisse, la differenza reti sarebbe quasi certamente migliore di quella degli azzurri (con il Liechtenstein possibile goleada…).

Gruppo 6: nessuna insidia da qui, il Montenegro dopo cinque partite. è secondo con 8 punti, uno meno dell’Italia.

Gruppo 7: girone ingarbugliato, il più equilibrato dopo quello dell’Italia. La Polonia è in testa con 15, ma con una sola partita da disputare (in Grecia), dunque potrà arrivare al massimo a quota 18. Ma sarà prima o seconda? Dipende da Turchia e Grecia, rispettivamente seconda e terza con 10 e 9 punti dopo 5 partite. Turchi e greci, tra l’altro, dovranno affrontarsi nello scontro diretto, con la Turchia poi chiamata anche alla trasferta in Svezia. A naso, è possibile che in questo raggruppamento la seconda faccia meno di 18 punti.

Gruppo 8: purtroppo in questo caso pare ci sia poco da fare. Israele secondo con 9 punti dopo 5 partite (come l’Italia), ma con una differenza reti migliore (+6) e tre partite agevoli nel finale con Macedonia (2 volte) ed Azerbaijan.

Gruppo 9: come per il gruppo 8, è assai probabile che una delle quattro migliori seconde giunga da qui. L’Islanda ha 12 punti dopo 5 partite e, anche ammettendo una nuova sconfitta con la Francia, gli islandesi potrebbero chiudere a 18 punti, per ora con una differenza reti di +6.

Ricapitolando: Israele, Islanda ed anche Svizzera sono in questo momento nettamente in pole-position per uno dei quattro posti di ripescaggio. Attualmente l’Italia dovrebbe fare la corsa sull’Austria, sperando che la Slovacchia non faccia uno scherzetto all’Olanda…Ad ogni modo, condizione imprescindibile per sperare ancora nella qualificazione è vincere le prossime tre partite, possibilmente con più reti di scarto possibile. Anche con un solo pareggio, l’Italia sarebbe fuori. 
Detto questo, un eventuale pareggio tra Belgio e Serbia (o vittoria dei serbi) resta la soluzione più auspicabile, perché ci renderebbe padroni del nostro destino.

Ecco dunque un’anteprima del futuro, ma la realtà dei fatti consiglia di concentrarsi sul presente. Gioco stentato e forse un po’ troppo timore reverenziale ieri contro giocatori già nel giro della nazionale maggiore e titolari in Champions ed Europa League. Inutile, quindi, perdere troppo tempo dietro a tabelle, pronostici e speranze: il problema sta a fondo ed è palese. E’ un’Under 21 che manca di qualità soprattutto offensiva, dove il generoso Belotti oltre al cuore non può molto. Piace il centrocampo, con Viviani e Baselli a tessere trame consistenti, ma serve più fantasia, cinismo e concretezza sulla trequarti. L’innesto di Domenico Berardi, perciò, sarebbe manna per l’Italia.

 

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di Francesco Caligaris e Federico Militello

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