Pattinaggio Artistico

Alissa Czisny, in esclusiva: “Nel 2014 deciderò se tornare a gareggiare”

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Bella, aggraziata ed elegante, Alissa Czisny è sicuramente una delle pattinatrici più leggere e talentuose, dal punto di vista artistico. La campionessa americana, vincitrice di una Finale di Grand Prix e di due ori ai Nazionali, ha annunciato con un comunicato, poche settimane fa, la decisione di non partecipare alle Olimpiadi, a causa della difficile ripresa dai vari infortuni, che l’hanno fermata già a partire da metà del 2012. Notizia terribile per il mondo del ghiaccio, che ha perso sicuramente una delle sue protagoniste. La ventiseienne di Detroit racconta  con umiltà ad Olimpiazzurra la sua grande carriera ed i motivi che l’hanno spinta a questa drastica decisione.

Una curiosità, quando eri piccola ti allenavi con tua sorella vero?

“Io e mia sorella abbiamo iniziato a pattinare insieme: adoravamo passare il tempo a “giocare” sul ghiaccio. Molto spesso facevamo delle gare amichevoli, per vedere quale delle due faceva la trottola più veloce o che durava di più. Altre volte cercavamo di mettere più posizioni in una sola trottola oppure ci divertivamo con un gioco chiamato “Add-On”, in cui, una di noi faceva una determinata posizione, l’altra doveva fare quella più un’altra e così via. Abbiamo anche tentato di inventarne di nuove”.

Cosa ti ricordi dei due splendidi ori ai Nazionali?

“La mia prima medaglia d’oro è stata davvero emozionante, perché era la prima volta che riuscivo a realizzare qualcosa di così grande! La seconda volta è stato ancora più speciale, perché venivo dalla delusione per la mancata qualificazione alle Olimpiadi di Vancouver e avevo cambiato allenatori. Yuka Sato e Jason Dungjen hanno creduto in me e mi hanno aiutata a diventare una pattinatrice migliore: è grazie a loro, che sono stata in grado di realizzare tutto ciò!”.

Come ti sei sentita quando hai vinto l’oro alla finale di Grand Prix?

“Prima di gareggiare alla finale di Grand Prix nel 2010, pensavo di non avere nessuna possibilità di vincere. Sapevo di non essere la migliore e di non avere i salti più difficili nei miei programmi, ma ero determinata a pattinare nel miglior modo possibile. È stata una sensazione meravigliosa raggiungere il mio obbiettivo e.. vincere la competizione!”.

Quali programmi avevi preparato per questa stagione?

“Il mio programma corto per questa nuova stagione è coreografato dalla mia allenatrice Yuka Sato, che ha trovato la musica. Adoro questo programma e mi piace tantissimo pattinarlo. Il programma lungo è “ Gone With the Wind” (Via col Vento), era quello della scorsa stagione, che non ero riuscita a presentare nelle competizioni. È stato coreografato da Marina Zueva”.

Che cosa hai pensato, quando hai scoperto di esserti nuovamente infortunata?

“In Gennaio, dopo che è accaduto il terribile incidente (è caduta durante una competizione, ndr) e la lussazione dell’anca, ero veramente distrutta di non poter più gareggiare in quella stagione. Avevo lavorato tanto per riprendermi dall’intervento e ritornare a competere: è stato devastante il fatto di essermi infortunata di nuovo” .

Ti ricordi qualcosa delle tue prime gare junior, come i due Mondiali, a cui hai partecipato?

“Me li ricordo perfettamente. Ho preso parte a due Mondiali Junior, una volta nel 2005, l’altra nel 2006. Sfortunatamente non pattinato due buoni liberi, così non sono riuscita a salire sul podio (nel 2005 era seconda, dopo il corto ndr)”.

Ai nazionali del 2007, hai vinto per la prima volta una medaglia, un bronzo. Puoi raccontarci qualcosa di questa gara?

“Nel 2007, ho pattinato un grande libero, che tra l’altro è uno dei miei preferiti. Questo podio è stato per  me un momento di rottura, perché ho iniziato a pensare di poter competere con le migliori degli Stati Uniti”.

Sei mai stata in Italia?

“Ci sono stata una volta, al Gardena Trophy, quando avevo solo quattordici anni. Mi piace tantissimo l’Italia e ho intenzione di ritornarci assolutamente per visitare questo bellissimo stato”.

Qual era l’obbiettivo di questa stagione?

Il fine più grande era tentare di qualificarmi per le Olimpiadi, ma volevo anche tornare a competere e superare tutte le difficoltà, che ho vissuto, ma anche ritornare a pattinare per con gioia”.

Hai qualche rimpianto per esserti ritirata ?

“Io e i miei coach abbiamo deciso insieme di non gareggiare, perché la ripresa era veramente lenta e non ho avuto il tempo per allenarmi e prepararmi a sufficienza. Tuttavia, voglia continuare a pattinare, esibirmi in molti spettacoli e sceglierò la prossima stagione, se voglio ritornare ancora una volta”.

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eleonora.baroni@olimpiazzurra.com

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