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Basket: gli Europei azzurri e quei Mondiali sfiorati

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Il 2013 è stato l’anno degli Europei di basket maschile e femminile ed in entrambe le manifestazioni la nazionale italiana ci ha fatto emozionare, ma alla fine il tutto si è chiuso con tanto amaro in bocca e con anche un pizzico di delusione per quella qualificazione al Mondiale tanto vicina e che poi si è allontanata definitivamente, anche se almeno per gli uomini resta ancora la speranza di una wild card.

Partiamo proprio dall’Europeo dei ragazzi di Simone Pianigiani e di quella straordinaria cavalcata nella prima fase, che ha fatto sognare e ha incollato alla televisione per le altre partite tutto il paese. Si comincia con un estate piena di infortuni (Gallinari, Bargnani) e rinunce (Hackett) e con la convinzione che l’Italia non possa fare molta strada, ma arriva il momento di fare sul serio e gli azzurri si rendono protagonisti di qualcosa di magico. Prima la Russia, poi la Turchia, poi la Finlandia ed infine Grecia e Svezia. Cinque perle straordinarie e primo posto nel girone a punteggio pieno, meglio di così non si poteva fare. Si passa alla seconda fase e le sfide con Slovenia, Croazia e Spagna ci diranno quale sarà il nostro futuro: con le prime due l’Italia gioca bene ma non riesce a fare suo il match nei momenti decisivi; mentre con la Spagna arriva una bellissima vittoria ai supplementare. Incredibilmente questo successo si ritorce proprio contro la nazionale azzurra, perchè ci proietta nel difficile quarto di finale con la Lituania, che sarà finalista del torneo. Contro i baltici Belinelli e compagni per trenta minuti sono letteralmente fantastici e il sogno semifinale sembra trasformarsi in realtà. Purtroppo la fatica, la stanchezza e anche un pizzico di paura di vincere cominciano a farsi sentire e un super parziale della Lituania spegne i sogni azzurri sul più bello. Il giorno dopo si ritorna in campo contro l’Ucraina, che aveva sfruttato comunque di un giorno di riposo, e si capisce subito che non è la solita Italia. I nostri avversari segnano con grande facilità dall’arco e il solo Datome prova a tenerci a galla con la solita prova di grande cuore. Perdiamo ancora alla fine, ma resta l’ultima chance per andare ai Mondiali, battere la Serbia. La terza partita in tre giorni, però, è troppo difficile da digerire per i nostri ragazzi, che crollano già nei primi venti minuti, rendendo inutile la rimonta dei restanti due quarti. Il sogno mondiale svanisce e l’Italia chiude all’ottavo posto l’Europeo con tanta amarezza e delusione, ma con la consapevolezza di essere tornata nel basket che conta. La speranza è quella che la FIBA ci possa dare una delle quattro wild card, perchè la squadra azzurra al completo può davvero lottare con qualsiasi avversario e togliersi grandi soddisfazioni.

 

Qualche mese prima in Francia, la nazionale italiana di basket femminile si presentava al suo Europeo con un gruppo completamente nuovo, fatto da giocatrici esperte e da giovani promesse alla loro prima apparizione in una tale manifestazione. Si comincia subito con un match decisivo per le ragazze di coach Ricchini contro la Svezia ed arriva una vittoria palpitante e sofferta per 64-63. A questo punto il nostro futuro ce lo giochiamo con due super potenze come Russia e Spagna. Le iberiche, che alla fine trionferanno nella finale con le padrone di casa della Francia, ci battono e a questo punto serve un miracolo con la Russia, che il giorno prima si era fatta incredibilmente battere dalla Svezia. Arriva una sconfitta per sei punti, ma passiamo lo stesso per la differenza canestri totale e addirittura ci presentiamo alla seconda fase con due punti. Quelle con le russe è stato un finale pazzesco, con le azzurre convinte di essere eliminate dopo che Ress aveva segnato da due e non da tre punti il canestro della speranza. La fortuna ci assiste e la buona sorte è con noi. Nella seconda fase perdiamo subito malamente con la Turchia, ma ci riprendiamo subito con la Slovacchia e poi battiamo con autorità anche il Montenegro. Nei quarti l’ostacolo per Sottana e compagne si chiama Serbia: le azzurre a tre minuti dalla fine sono avanti di sei e la semifinale (con qualificazione mondiale) sembra in cassaforte, ma le serbe hanno sette vite e risorgono dalle ceneri, rimontando e superando le azzurre in un finale pirotecnico e pieno di emozioni. Le triple di Dotto e Sottana finiscono sul ferro e con loro il sogno di entrare tra le prime quattro. Bisogna reagire e giocarsi l’accesso iridato con la Repubblica Ceca, ma l’amarezza e la delusione del giorno prima si fanno sentire e nei primi due quarti l’Italia è irriconoscibile. Cerchiamo una rimonta clamorosa e le azzurre per poco non ci riescono, fermandosi a soli quattro punte dalle ceche che staccano il biglietto mondiale al nostro posto. L’ultima sfida con la Svezia è inutile e ormai le ragazze sono distrutte dalla fatica e dalla delusione e quindi la sconfitta è cosa più che ovvia. Resta comunque l’immenso cuore, la grinta, la voglia di vincere di un gruppo che può solo crescere e regalarci ancora queste splendide emozioni.

 

andrea.ziglio@olimpiazzurra.com

foto tratta da fibaeurope.com

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