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Biathlon, l’Italia si scopre ambiziosa dopo Oestersund

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Conclusa la prima tappa di Coppa del Mondo a Oestersund, possiamo già fare il punto sulla situazione dei nostri biathleti. Dopo aver sfiorato il podio in quella che sarà la novità di Sochi, ovvero la staffetta mista, gli azzurri si sono messi in luce in particolare nella giornata di mercoledì, in cui sono andate in scena la 15 km per le donne e la 20 km per gli uomini, pagando poi gli sforzi profusi nella successiva prova sprint. Rimane il rammarico di non aver potuto seguire le gare ad inseguimento.

Dorothea Wierer ha dimostrato che sui quattro poligoni è una garanzia, grazie ad un’accurata, rapida e soprattutto precisa gestione del poligono. Nella 15 km ha ottenuto il suo miglior risultato in Coppa del Mondo, e chissà cosa sarebbe potuto succedere se l’inseguimento non fosse stato cancellato mentre era quinta. Karin Oberhofer invece, seppur più fallosa del solito, in queste prime gare ha evidenziato un passo sugli sci performante e non distante dalle prime della categoria. La 28enne ha dichiarato di non aver trovato la posizione giusta per la serie in piedi, quindi ha ancora margini di miglioramento.

Le giovani Nicole Gontier e Alexia Runggaldier hanno faticato in questa prima tappa, ma hanno bisogno comunque di gareggiare con continuità per raggiungere la condizione migliore: fondamentale per loro sarà limitare i tanti errori al tiro commessi in questa prima tappa. Michela Ponza poi ha iniziato la gara ad inseguimento e la sprint senza commettere errori, ma la sensazione è che gli errori commessi nelle serie finali siano legate alle condizioni non ottimali a causa di recenti malesseri stagionali e ci auguriamo passeggeri.

In campo maschile abbiamo scoperto un nuovo cecchino. Lukas Hofer ha cambiato drasticamente la gestione della gare in funzione del poligono e i risultati gli stanno dando ragione. Il passo sugli sci non è dei migliori e dovrebbe crescere di gara in gara: se dovesse riuscire a ridurre anche il tempo di esecuzione al tiro avrebbe la possibilità di competere in ogni prova per le primissime posizioni. In crescita anche Christian de Lorenzi, che così come Hofer, Wierer e Oberhofer si è già assicurato la convocazione per le Olimpiadi di Sochi. Già aveva ben figurato nelle selezioni in Val Martello, ma una top ten in Coppa del Mondo era pronosticabile solo da pochi addetti ai lavori.

Buona la condizione di Dominik Windisch. Il suo problema è quello di limitare gli errori al poligono, in modo tale da poter garantire quella continuità che a tratti è mancata nella scorsa stagione e che ha afflitto questo inizio di stagione.

Pietro Dutto e Daniel Taschler hanno faticato molto sugli sci e quando non vengono sorretti dalla percentuale al poligono, finiscono inevitabilmente nelle retrovie, in particolare l’altoatesino, Siamo quindi curiosi di seguire la loro prestazione nella tappa di Hochfilzen, in programma nel prossimo weekend.

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