Ciclismo
Ciclismo: il plotone è sempre più Social
Dagli inizi del secolo scorso, ormai, il ciclismo è lo sport popolare per eccellenza. Tanti motivi. Forse perchè tutti, almeno una volta, pedalando, abbiamo sognato di prendere il posto di grandi campioni del passato e del presente, forse per la rara possibilità di vivere la gara a stretto contatto con gli atleti, per la possibilità di stare a bordo strada senza aver bisogno di sborsare una lira. Da sempre il senso di epica che accompagna le corse ha fatto innamorare intere nazioni al mondo delle due ruote, in quanto rappresentazione concreta per l’uomo comune della possibilità di realizzare i propri sogni.
Nel XXI secolo, ovviamente, le possibilità di interazione con il mondo del pedale sono cresciute in maniera esponenziale, grazie anche ai social network. Il carattere popolare del ciclismo, probabilmente ha portato i componenti del plotone a confrontarsi in maniera molto diretta con il pubblico anche una volta passati al digitale. Molti degli atleti che calcano le strade della leggenda, poi si lasciano andare a scambi di battute e non solo, ad esempio, su Twitter.
Tutto questo, ovviamente, anche a vantaggio dello spettatore, che ha sempre maggiori possibilità di squarciare il velo che prima si è sempre interposto tra lui e l’atleta una volta terminate le gare. Non è raro, ad esempio, osservare foto di campioni in sala massaggi dopo una vittoria o un piazzamento. Un legame fondamentale, come quello tra idolo e tifoso, sempre più stretto e in qualche modo personale, perchè la possibilità di interazione esiste anche in senso contrario. Un corridore può anche conoscere lo stato d’animo dei tifosi e può direttamente ricevere messaggi dai suoi followers. Nel terzo millennio, gli incitamenti non passano sogli dagli applausi a bordo strada, ma anche da retweet e mi piace.
gianluca.santo@olimpiazzurra.com