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Sci Alpino

Dominik Paris: “Sono molto felice, voglio sciare così fino alle Olimpiadi”

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Non ci sono davvero più dubbi: Dominik Paris è ormai da considerarsi uno dei grandissimi della storia dello sci alpino italiano. Dopo il capolavoro nella discesa libera di ieri a Lake Louise il campione azzurro ha già messo in chiaro chi sarà l’uomo da battere in questa stagione.

“Sono molto felice, non poteva esserci un modo migliore per cominciare la stagione – sono le prime parole di Dominik – ho fatto qualche errore e non pensavo di essere così veloce, anche perché in prova non ero mai andato al massimo. Oggi ho attaccato ed è andata bene. Spero di riuscire a sciare così anche per il resto della stagione e fino a febbraio, alle Olimpiadi“. “E’ stata una gara molto difficile, non si vedeva molto bene, ma sono riuscito ad uscire indenne dalle difficoltà. Ora voglio continuare a crescere di rendimento perché la stagione è ancora lunga e gli appuntamenti non mancano”.

La felicità per la vittoria di Paris ha contagiato anche tutto l’ambiente azzurro e il direttore tecnico della nazionale, Claudio Ravetto ha commentato così il successo: “Mi spiace per gli avversari ma Dominik Paris è forte. Paris è uno dei più forti discesisti al mondo e rimarrà fra i più forti per altri dieci anni. Questa è la realtà. Ha dimostrato una sicurezza e una potenza incredibili, e in più non ha buchi. Sa andare forte in tutte le condizioni e su tutte le piste. La sua carriera è solo all’inizio”.

“Mi godo il ragazzo sul gradino più alto del podio – commenta Gianluca Rulfi (responsabile della velocità) – Ha tutte le caratteristiche per andare forte per molto tempo, c’è da augurarsi che il fisico lo sostenga sempre. E’ un dato oggettivo che sia ancora in crescita e chissà dove potrà arrivare, proseguendo di questo passo. Sono contento per il risultato di tutta la squadra: hanno fatto tutti una gran gara”.

 

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andrea.ziglio@olimpiazzurra.com

foto tratta da lettera43.it

1 Commento

1 Commento

  1. Luca46

    1 Dicembre 2013 at 10:39

    Paris ha un motore che gli permette di fare la differenza negli ultimi frangenti della gara. Dove gli altri arrivano come possono lui ha ancora benzina. Se migliora le parti tecniche (ed in squadra ha il maestro) non ce ne sarà per nessuno.

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