Hockey Pista
Hockey pista: Roberto Crudeli, 50 anni in pista!
Esiste un libro che narra la storia moderna dell’hockey su pista, intitolato “50 minuti di gloria”. Una pubblicazione che racconta gli ultimi trent’anni della storia di pattini e bastone. Tre decenni durante i quali permane una costante, un giocatore che fa da filo conduttore, un uomo “bionico” dalla fisicità incredibile, che recita sempre un ruolo di protagonista. Il suo nome è Roberto Crudeli.
Ieri il toscano ha compiuto 50 anni! Un evento che festeggerà in pista con il suo Forte dei Marmi, squadra che comanda la classifica del nostro campionato e che reincarna lo “Spirito guerriero” del proprio giocatore allenatore.
Forse in nessuno sport si è mai assistito a tanta longevità: sicuramente il non aver mai subito gravi infortuni, il fatto di giocare sui pattini, con ruote che probabilmente (studi scientifici in merito non esistono) diminuiscono l’attrito e la fatica a livello osseo e muscolare. Fatto sta che per giocare ai massimi livelli fino al compimento del mezzo secolo bisogna avere uno spirito unico, una passione incredibile, un amore verso l’hockey e verso lo sport che non ha confini.
Crudeli questo amore lo dimostra ad ogni allenamento e ad ogni partita, basti pensare che l’ultimo gol da “quarantenne” l’ha messo a segno a Lleida in Coppa CERS (la UEFA dell’hockey) giusto sabato scorso.
Un gol che permette alla sua squadra di sognare anche in Europa, campo nel quale Crudeli ha raccolto meno di quanto seminato.
“Robè”, soprannome classico tra chi si chiama Roberto in Toscana, ma che nell’hockey è sinonimo di Crudeli, ha iniziato la carriera nel Forte dei Marmi, iniziando a vincere a Vercelli nel 1985 e continuando con il Novara negli anni ’90; nel 1996 è passato al Lodi, dove ha perso una finale di Coppa delle Coppe nel ’96, poi ancora a Vercelli, perdendo nel 1998 l’unica finale di Coppa dei Campioni da lui giocata. In seguito ha vestito le casacche di Barçelos, Reus, Prato, ancora Lodi, Bassano e Forte dei Marmi, dove ha fatto ritorno ed attualmente riveste il doppio ruolo di allenatore giocatore. Il suo palmarès forse è non è ricco come un simile atleta avrebbe meritato,per lui che è stato uno dei più forti al mondo per almeno quindici anni; eppure recita qualcosa come 4 Scudetti, uno a Vercelli e tre a Novara, 3 Coppe Italia, oltre a tre Coppe CERS ed ai trionfi ottenuti con la Nazionale italiana, con la quale ha scritto una delle pagine più belle, trionfando nel Mondiale di La Coruna 1988, bissando il trionfo brasiliano del 1986. Nel decennio in Azzurro ha conquistato anche un Europeo a Lodi nel ’90, oltre ad una quantità infinita di piazzamenti, come il bronzo olimpico di Barcellona ’92. Una vera icona dell’hockey, un atleta inarrestabile ed eterno, Roberto Crudeli.
Paolo Virdi
michele.cassano@olimpiazzurra.com
Foto: baldigabriele.com
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