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Nuoto
Nuoto, Europei Herning 2013: l’Italia convince con una scatenata dozzina di medaglie
12 podi, decimo posto totale nel medagliere, seconda piazza nella classifica per nazioni, dodici record italiani e quarta miglior prestazione di sempre agli Europei in vasca corta. La spedizione azzurra torna da Herning con la fiducia ritrovata e la consapevolezza di poter scrivere ancora grandi pagine nel nuoto negli anni a venire. Tra tutti, brilla uno straripante Marco Orsi: il velocista bolognese è l’assoluto protagonista dei quattro giorni in terra danese con ben quattro argenti ed un bronzo tra staffette e 50 e 100 sl. Adesso il bomber è atteso dalla definitiva consacrazione in vasca lunga, ma dopo la delusione dei Mondiali di Barcellona questa è di sicuro la spinta giusta per poter tornare a sognare in grande.
Conferma – con un piacevole ‘bentornata’ nella vasca da 25 metri – per Federica Pellegrini. La 25enne di Mirano nei 200 sl non ha rivali e conquista l’unico oro italiano in 1’52’’80 dopo il bronzo nei 400, disciplina nella quale può ancora dire qualcosa almeno in campo europeo in attesa dei risultati nei 200 dorso. Ritorno importante anche per Filippo Magnini, terzo nell’inusuale (per lui) distanza dei 200 stile libero e argento con la 4×50 sl maschile insieme a Orsi, Luca Dotto e Federico Bocchia. Federico Turrini, gran lavoratore e faccia da bravo ragazzo con occhiali da ingegnere, è terzo nei 400 misti e sale sul podio raccogliendo i frutti di allenamenti serrati e forza di volontà. Lo stesso vale per Stefano Pizzamiglio, che dopo il quarto posto ex aequo con un ottimo Niccolò Bonacchi nei 50 dorso timbra il bronzo nei 100 misti nella giornata di chiusura.
A piacere di più, però, sono gli exploit. In primis Andrea Mitchell D’Arrigo, secondo nei 400 stile libero e sempre più lanciato verso un futuro da assoluto protagonista del mezzofondo in virtù dell’esperienza americana. Poi c’è Gabriele Detti, bronzo nei 1500 sl dopo un periodo alquanto negativo per forma e risultati: il 19enne era un promessa del nuoto azzurro in procinto di perdersi e questa medaglia potrebbe portarlo ad una nuova vita all’interno della categoria senior. Molto bene anche le staffette, campo in cui l’Italia ha sempre convinto: la 4×50 mista maschile è d’argento con Pizzamiglio, Di Lecce, Codia (poi record italiano nei 50 farfalla nonostante l’eliminazione in semifinale) e Orsi, idem per la già citata 4×50 sl maschile e per la 4×50 sl mista (Dotto, Di Pietro, Ferraioli e l’immancabile Orsi).
Con 34 atleti convocati, tuttavia, non mancano le note meno liete. Gregorio Paltrinieri, favorito assoluto nei 1500 sl, vive una triste giornata no e scivola addirittura fuori dal podio. In calo di forma anche Ilaria Bianchi, incapace di ripetere le super prestazioni del 2012 (oro mondiale ed europeo in vasca corta nei 100 farfalla): la 23enne milanese è sesta. Nella stessa disciplina, ma al maschile, settima piazza per Matteo Rivolta: il 21enne – reduce da un autunno magico con quattro record italiani in venti giorni – non va oltre 50’’90 e chiude lontano dai migliori anche a causa di un’influenza accusata poco prima di partire per la Danimarca. Dopo una semifinale non soddisfacente lo stesso atleta aveva palesato tutte le proprie debolezze, ma in pochi gli hanno creduto pensando ad una sorta di pretattica: purtroppo tutto si è confermato nell’atto conclusivo, ma il futuro resta dalla sua parte dopo il settimo posto nella finale mondiale in vasca corta di agosto.
Passi in avanti per la rana femminile. A lungo criticata, è la specialità con più progressi in fatto di record italiani. Ben tre in un giorno quelli di Lisa Fissneider nei 50, seguiti dal doppio Giulia De Ascentis-Fissneider quarta e quinta nei 200 e dall’ultimo della stessa bolzanina nei 100. In vista del ritorno di Fabio Scozzoli – assente dopo l’operazione al ginocchio – e dei successi degli assi Bianchi, Rivolta e Paltrinieri, l’Italia può sorridere con una scatenata dozzina di medaglie.
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Pascu85
16 Dicembre 2013 at 12:45
……..ma in un contesto internazionale, in vasca lunga…..chi oltre a Federica può vincere una medaglia?……un Paltrinieri, uno Scozzoli e poi?……non vedo altri talenti da prendersi una medaglia. Esaltarsi per un bronzo nei 50 m in vasca corta quando poi in vasca lunga non si entra nemmeno nei 16 non è così positivo……….le altre nazioni scoprono talenti, noi riproponiamo gli stessi…….(anche la grandissima federica è dalle olimpiadi del 2004 che vince……in 10 anni chi ha mai dato un segnale importante?)))
Luca46
16 Dicembre 2013 at 19:36
Quando parlavo di ottimi riscontri cronometrici mi riferivo su base personale non in senso assoluto. Bisogna dire che i ragazzi si sono preparati molto bene e per questo vanno lodati. Non bisogna denigrare le medaglie perchè comunque sia sono sempre prestigiose. Anche un 27° posto a questi livelli significa che sei tra i migliori nuotatori al mondo. Sono però completamente daccordo con la tua disamina. Ci si aspettava di piu’ da alcuni atleti che poi hanno disatteso Scozzoli e Pellegrini a parte. Bisogna capire perchè in molti non abbiano0 completato il percorso di crescita. Io credo che noi andiamo subito a collocare un atleta su una specialità o su una distanza. Bisogna invece abituarli fin da subito a fare piu’ gare anche se i risultati in molte non dovessero essere buoni. Credo sia una nostra mentalità perchè anche nello sci fatichiamo a trovare dei polivalenti anche tra i ragazzi maggiormente talentuosi.
Luca46
16 Dicembre 2013 at 12:44
Sarò in controtendenza ma esaltarsi per questi risultati è eccessivo. Siamo troppo monocorde. Gli atleti delle altre nazioni sono piu’ versatili, non si fanno problemi a passare dallo stile al delfino o ai misti mantenendo la stessa distanza oppure gareggiare nello stile preferito su distanze diverse. Federica ha fatto un ottimo europeo ma ancora una volta tende a selezionare le gare. C’è invece chi ha fatto 3 finali in un giorno.
La quantità di medaglie è stata ottima, anche di piu’. Manca qualche oro però. Stando poi al cronometraggio i risultati sono stati eccezionali ma perchè non mi voglio esaltare? Perchè anni addietro parlavamo così vedendo Colbertaldo o Dotto tanto per fare un esempio, si pensava ad un escalation vera e propria e invece si sono impantanati. Adesso dove sono?
ale sandro
16 Dicembre 2013 at 11:39
Europeo comunque positivo per gli azzurri, secondi come quantità di medaglie e credo in alto anche nella classifica per nazioni, a giudicare dalle molte finali conseguite. Le controprestazioni di alcuni dei nostri big o le assenze tipo Scozzoli, hanno limitato un po’ la qualità delle medaglie, inteso proprio come ori ( Pellegrini a parte ovviamente) . L’importante era però vedere miglioramenti in modo costante da parte dei giovani ,anche se ovviamente il nuoto “vero” è sempre quello in vasca lunga. In ogni caso questa danese è stata una buona base di partenza per la stagione da 50 m.