Sci Alpino

Sci alpino: la crescita di Roberto Nani

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Un anno fa, Roberto Nani iniziava a frequentare regolarmente le piste di Coppa del Mondo, sebbene la prima apparizione sia datata primavera 2011; un passo dopo l’altro, il fresco venticinquenne di Livigno si sta affermando nell’élite delle discipline tecniche e del gigante in particolare.

Prima del passaggio nel massimo circuito, una lunga gavetta in Coppa Europa, fatta di piazzamenti che miglioravano via via mese dopo mese; poco importa che, sul finire del 2011-2012, arrivò soltanto a sfiorare un piazzamento nei primi tre della graduatoria finale di slalom, equivalente alla conquista del “posto fisso” per la successiva CdM. Nani non si è certo fatto travolgere da questo inconveniente: con caparbietà e determinazione, ha iniziato a prendere le misure alle piste storiche del Circo Bianco, dimostrando di prediligere sin da subito quelle più dure; ripido e ghiacciato sono la sua casa, per quanto stia dimostrando una crescente capacità di adattamento ad ogni condizione. Decimo a Beaver Creek, quinto in Val-d’Isère, il valtellinese del Centro Sportivo Esercito sta così iniziando a mettere a frutto lo scorso anno di apprendistato, facendo sempre vedere un atteggiamento aggressivo, perennemente alla ricerca del massimo risultato, senza troppi calcoli; il modo migliore per emergere e far scoprire le proprie doti.

Non è finita qui: se Nani, cresciuta alla scuola del tecnico Corrado Castoldi e del fratello Simone, sta finora facendo vedere le cose migliori in gigante, ha tutte le carte in regola per raggiungere quel livello anche in slalom. Reattività e capacità di far correre lo sci sui piani non gli mancano: il ragazzo può davvero diventare uno slalomgigantista a tutto tondo, in grado di sfornare ottime prestazioni in entrambe le discipline, alla guida di una nuova generazione che gradualmente dovrà raccogliere la pesante eredità di chi ha condotto, in questi anni, la squadra prove tecniche ad eccellenti risultati.

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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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