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Snowboardcross: Italia, un passo indietro a Lake Louise. La ricetta per rialzarsi

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E’ innegabile, lo pensano anche gli atleti stessi. Il week-end degli azzurri di snowboarcross, a Lake Luiose (Canada), va dimenticato al più presto. Pista difficile e pericolosa – in molti sono caduti riportando anche conseguenze importanti, una su tutte la nostra Raffaella Brutto con dito e caviglia malconci – e poca sintonia con la neve già dalle qualifiche: il miglior risultato è stato l’undicesimo posto di Tommaso Leoni, ma la selezione italiana ha tutte le qualità per andare ben oltre tali piazzamenti.

Azzerare, dunque, e ripartire con la solita mentalità vincente già dalla prossima gara di Coppa del Mondo. Anzi, già dalla Coppa Europa, dal prossimo allenamento. La voglia di vincere non deve mai mancare, la determinazione è quasi tutto in uno sport in cui basta una traiettoria errata di pochi centimetri per compromettere un’intera trasferta transoceanica. E’ quanto accaduto a Michela Moioli, oltremodo delusa ed amareggiata ma sicuramente già carichissima per l’appuntamento di Vallnord-Arcalis (Andorra, 10-12 gennaio). Quanto alla Brutto, invece, le condizioni sono da verificare ma si spera possa tornare al più presto sulla tavola.

Discorso identico per la squadra maschile, dotata di tanti punti di forza che paradossalmente sembrano andare bene quando fanno altrettanto i propri compagni. Avanti uno e avanti tutti, fuori uno e fuori tutti. Purtroppo sabato sera è accaduto così, può essere una casualità ma è la verità. Verso la strada della definitiva consacrazione c’è anche questo aspetto: massima concentrazione in qualsiasi momento. Il percorso è tortuoso, fa bene anche passare attraverso gare negative, ma i risultati arriveranno di certo.

 

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Foto da: John Entwistle/Fis

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