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Sochi 2014: incidenti e spegnimenti, il difficile viaggio della torcia olimpica

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Al contrario di quanto si pensa, quella della torcia olimpica non è una semplice passerella, ma è in realtà un viaggio ricco di difficoltà, e in questo caso ancor più del solito. Come riportato qualche giorno fa dall’agenzia di stampa Interfax, infatti, durante la staffetta della torcia per tutto il territorio russo uno dei tedofori è stato protagonista di un singolare incidente, che ha visto la sua tuta prendere fuoco per qualche secondo.

Il protagonista è stato Piotr Makarčuk, membro della squadra russa di bob che ha partecipato ai Giochi di Torino 2006, che doveva portare il sacro fuoco di Olimpia per le strade della città siberiana di Abakan. Il piccolo incendio è durato pochi secondi, dopodiché Makarčuk ha vestito una nuova tuta ed ha continuato la sua frazione da tedoforo.

Ma non si tratta del primo incidente riguardante la torcia olimpica di Soči 2014, progettata da un’azienda russa che fabbrica missili. Nello scorso mese la torcia è addirittura esplosa nelle mani di una donna, provocandole leggere ferite. Numerosi, poi, sono stati gli spegnimenti, che non sono solamente quelli dovuti all’assenza di ossigeno in occasione del viaggio nello spazio: secondo la radio russa Echo, sarebbero stati registrati almeno 44 spegnimenti dall’8 ottobre scorso, data dell’inizio del viaggio della torcia da Mosca. Ricordiamo che, secondo la tradizione a cinque cerchi, lo spegnimento del fuoco di Olimpia rappresenterebbe una violazione della sua sacralità, sebbene questo avvenga regolarmente in ogni edizione dei Giochi.

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giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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