Atletica

SPORTIVO 2013 – Il miglior straniero dell’anno è… La nostra top five

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Giorni di festa, San Silvestro si avvicina, il momento giusto per stilare i bilanci dell’anno che se ne va. E per premiare i migliori atleti della stagione che sta per concludersi.

La redazione di Olimpiazzurra si è riunita e ha partorito delle speciali classifiche. Ora è il turno di premiare lo Sportivo Straniero del 2013, ovviamente senza alcuna distinzione di sesso. Questa la nostra top ten.

 

And the winner is…Usain Bolt. L’unico atleta (o persona in generale, meglio dire) capace di tenere incollati tre miliardi di persone di fronte a un televisore per assistere alla sua performance. Contemporaneamente mezzo Pianeta si riunisce per il mito ancestrale dell’uomo più veloce della Terra.

Abilità fisica per eccellenza, istinto primordiale d’infanzia, alzarsi, camminare, correre. Il giamaicano è l’icona dello sport internazionale, conosciuto in ogni angolo del Mondo, idolatrato, amato. Per quello che è: Fulmine, Showman, Businessman, Sportivo.

A Mosca riscrive ancora una volta la storia dell’atletica leggera. Seconda tripletta iridata della velocità in carriera (100m, 200m, 4x100m), terza doppietta mondiale consecutiva (200m, 4×100), ma soprattutto diventa l’atleta più vincente ai Mondiali: dieci medaglie iridate, otto ori, due record per eguagliare il mito Carl Lewis.

 

Al secondo posto Tina Maze. Sciatrice fenomenale, stella definitivamente esplosa nella stagione che sta per andarsene. La slovena è un gatto delle nevi e abbatte una serie impressionante di record: maggior numero di punti in Coppa del Mondo (2414), maggior distacco sulla seconda classifica (1313), maggior numero di podi in una sola stagione (24), terza donna a vincere in tutte le specialità in una sola stagione (dopo Janica Kostelic nel 2006 e Petra Kronberger nel 1991).

Come se non bastasse vince tre medaglie ai Mondiali: oro nel Super G, argenti in super combinata e in gigante.

 

Al terzo posto Missy Franklin. Mai nessuna come lei nella storia del nuoto. Mai nessuna donna è arrivata così in alto in vasca. Mai nessuna ha vinto così tanto a un Mondiale. La ragazzina terribile, a soli 18 anni, è già nei piani alti con la miglior tecnica del circuito e un carisma da professionista fatta e finita. A Barcellona è lei la regina: 6 ori (3 individuali, 3 di squadra), superlativa nel dorso (100m e 200m), capace di sconfigge Federica Pellegrini sui 200m stile libero, trascinatrice delle staffette a stelle e strisce (4×100 stile libero, 4×200 stile libero, 4×100 misti).

 

Al quarto posto Andy Murray. Lui, capace di sconfiggere uno dei più grandi taboo sportivi della Gran Bretagna. Lui, primo suddito di Sua Maestà ad alzare le braccia al cielo sull’erba di Wimbledon. Il tennista conquista il Grande Slam per eccellenza, la prova vera del circuito, il sogno d’infanzia di chiunque impugni una racchetta. Settantasette anni dopo Fred Perry, un britannico primeggia nella casa del tennis e una Nazione intera va in visibilio. E a Londra si esulta…per uno scozzese. Robe da pazzi.

La schiena lo blocca e lo costringe a uno stop anticipato per operarsi, ma a inizio stagione era giunto fino alla finale dell’Australian Open, persa contro Djokovic, proprio l’uomo abbattuto nella giornata più importante della sua vita.

 

Al quinto posto Ted Ligety. L’americano di Park City che è riuscito a ritagliarsi un posto nella storia dello sci. A soli 28 anni è il quinto uomo capace di conquistare almeno tre medaglie d’oro ai Mondiali, un numero che non riusciva da addirittura 45 anni, primo non europeo a riuscire nell’impresa! Sale anche sul terzo gradino del podio di Coppa del Mondo, vince il gigantissimo di Adelboden.

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