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SPORTIVO 2013 – La miglior squadra italiana dell’anno è… La nostra top ten

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Giorni di festa, San Silvestro si avvicina, il momento giusto per stilare i bilanci dell’anno che se ne va. E per premiare i migliori atleti della stagione che sta per concludersi.

La redazione di Olimpiazzurra si è riunita e ha partorito delle speciali classifiche. Ora è il turno di premiare la migliore squadra italiana. Questa la nostra top ten.

 

E le vincitrici sono…Elisabetta Sancassani e Laura Milani. Una scelta sicuramente controcorrente, non scontata, ma con delle motivazioni assolutamente solide.

Innanzitutto le due ragazze sono state tra le protagoniste più attive della rifondazione del canottaggio, dopo la crisi olimpica; sono un tandem affiatatissimo, che si ritrova colpo dopo colpo, che addomestica le acque come un Nettuno in stato di grazia, frequenza ritmata, un pendolo che accarezza il mare e tocca le corde del cuore

Eli e Laura sono semplicemente Campionesse del Mondo! Mai, mai, mai nessuna donna azzurra era salita sul tetto del Pianeta canottaggio. Un’autentica impresa in Corea del Sud, loro sono le alfiere dell’Agosto azzurro, loro che hanno dominato per poco meno di otto minuti col loro due di coppia pesi leggeri. Inarrestabili e inarrivabili per tutte le avversarie.

Prendono il largo fin dal primo metro, una progressione maestosa, monumentale, che non lascia scampo e annichilisce la concorrenza: non è una sorpresa nel vero senso della parola, ma è un numero altissima classe. Belle, giovani, sprint, coriacee, tecniche, eccezionali.

 

Al secondo posto il nostro unico, vero Dream Team. La Nazionale femminile di fioretto. Il nostro squadrone, praticamente sempre vincente, capace di non deludere mai, in grado di rendere scontati i successi quasi da renderli…noiosi. Domini incontrastati, avversarie demolite in giro per tutto il Pianeta.

Una delle poche certezze sportive del nostro Paese, perché quando scendono in pedana si è quasi sempre sicuri di portarsi a casa… l’oro. Ai Mondiali di Budapest il copione non cambia e la cavalcata è trionfale ancora una volta, per l’ennesima volta. A entrare negli albi d’oro questa volta ci pensano Elisa Di Francisca, Arianna Errigo, Benedetta Durando e Carolina Erba. E in questa formazione ci sono sia la campionessa olimpica che la campionessa mondiale. Strepitose!

 

Al terzo posto la Nazionale maschile di volley. Gli uomini di Berruto sono stati in grado di salire sul podio in tutte e tre le manifestazioni internazionali a cui hanno preso parte, un triplete magistrale e spettacolare che ha ridato lustro al nostro movimento e che lo ha rispedito nelle posizioni che gli spettano.

Argento agli Europei, bronzo alla World League, bronzo alla Grand Champions Cup. Sempre lì, a giocarsela con tutti e contro tutti. Certo, è mancata la vittoria piena, inutile negarlo. Ma guardiamo dove eravamo due anni fa: a terra. Da quel momento, però, non è mai mancata la medaglia e il gap con le corazzate Brasile e Russia (campioni mondiali e campioni olimpici, non dimentichiamolo) si è progressivamente ridotto e il 2014 sarà sicuramente l’anno della ribalta, con i Mondiali che potrebbero consacrarci.

I giovani ci sono, il coach torinese ha saputo ricreare il gruppo, a scoprire Beretta e Vettori, a rimodellare il sestetto in base alle esigenze, a gestire gli infortuni. Ora bisognerà fare a meno di capitan Savani, che ha dato l’addio all’azzurro, ma saremo ancora qui, pronti a lottare, con le nostre bombe, con i nostri muroni, con il nostro cuore.

 

Al quarto posto la Nazionale femminile di tennis che ha alzato al cielo la quarta Fed Cup della nostra storia. Un successo ampiamente meritato, in un finale contro la Russia che non ha mai avuto storia. Le nostre avversarie hanno scelto di sbarcare in Italia con ragazze intorno alla posizione numero 200 del ranking mondiale: troppo poco per le nostre azzurre, capitanate da Sara Errani e Roberta Vinci, ormai al vertice delle classifiche, solide e spietate guerriere di un weekend che comunque passerà alla storia dello sport azzurro.

 

Al quinto posto la Nazionale maschile di baseball. Quante emozioni! I nostri paisà, ragazzoni con la casacca blu, la scritta Italia in corsivo, ci regalano delle notti palpitanti, da rimanere alzati per un gioco spumeggiante. Al World Classic (il vero Mondiale di baseball) è la Nazionale degli oriundi, dei nuovi italiani (o vecchi, fate un po’ voi), di giocatori che portano il cognome di nonni immigrati e che, giorno dopo giorno, hanno saputo regalarsi (e regalarci) un segno di appartenenza alla nostra amata Italia.

Battuta su battuta, presa su presa, eliminazione su eliminazione si fanno strada tra le corazzate internazionali, sfiorano l’impresa con la Repubblica Dominicana, hanno avuto tra le mani addirittura la possibilità di arrivare a giocarsi le semifinali! Tiago Da Silva e compagni: che notti, che giocate, che colpi, che botte, che cronache.

 

Al sesto posto la Nazionale di ginnastica ritmica! Le nostre Farfalle che ancora una volta hanno aperto le ali, hanno spiccato il volo, si sono tinte d’argento, hanno fatto capolino nell’Universo dei piccoli attrezzi e hanno conquistato due super medaglie ai Mondiali.

La squadra cambia, ma la sinfonia è sempre la stessa: quella del successo. Le veterane lasciano ed Emanuela Maccarani deve rifondare la squadra: rimangono solo Marta Pagnini e Andreea Stefanescu. L’incantesimo però non si spezza e le azzurre firmano forse la sorpresa più bella del 2013, arrivando secondo nel concorso generale iridato, inchinandosi solo di fronte a una Bielorussia imprendibile. Bellissime, bravissime, vero orgoglio di una scuola invidiata il tutto il Pianeta.

 

Al settimo posto la Nazionale femminile di hockey prato. Bellissime e bravissime, salite rapidamente al vertice mondiale della disciplina, in grado di incutere timore a potenze come Argentina e Inghilterra, di sconfiggere Nazionali storiche, di sfiorare addirittura una clamorosa qualificazione ai Mondiali.

 

All’ottavo posto la Nazionale maschile di fioretto: Campioni del Mondo.

Al nono posto la staffetta femminile di biathlon, capace di conquistare un clamoroso, storico e inaspettato terzo posto ai Mondiali.

Al decimo posto la Nazionale maschile U21 di calcio, tornata ai vertice europei e crollata in finale solo sotto i colpi di una Spagna inarrivabile quel giorno.

 

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