Precisione
Tiro a segno, Finali Coppa del Mondo: l’Italia cala un tris di ori
Monaco di Baviera, metà novembre circa. Sembra un fine settimana come tanti nel periodo autunnale ed invece sta per accadere qualcosa di magico, di storico e per certi versi di impensabile.
Sono le Finali di Coppa del Mondo di tiro a segno. Un evento planetario a cui però, possono accedere solo i migliori shooter del globo. Una kermesse d’elitè dove l’Italia, da potenza mondiale di questo sport, porta tre rappresentanti di grande livello: Niccolò Campriani, plurimedagliato alle Olimpiadi di Londra 2012, Petra Zublasing, autrice di un 2013 praticamente perfetto costellato di trionfi e piazzamenti in qualsiasi rassegna a cui abbia partecipato, e Andrea Amore, il nuovo che avanza, il “Biglietto da visita italiano per il futuro”.
Se non fosse la nazionale del Bel Paese ci si potrebbe anche accontentare di essere lì. All’interno del poligono tedesco che tanti campioni ha incoronato e tanti ne ha lanciati. Ma loro tre sono fatti di un’altra pasta, di qualcosa di diverso. Imbracciano a turno carabina e pistola e decidono di conquistare il mondo a suon di 10 abbondanti sbaragliando la concorrenza.
Inizia Petra con la gara di carabina 3posizioni da distanza 50m, poi prosegue Niccolò (vincitore anche di un bronzo nella carabina 10m ad aria compressa, in apertura di gare) nella medesima specialità, esorcizzando peraltro le “nuove regole” volute dalla Federazione Internazionale contro le quali l’ingegnere toscano aveva espresso del disappunto, come molti a livello mondiale, e finisce l’opera Andrea nell’atto conclusivo della pistola 10m ad aria compressa.
E’ un tripudio, inutile negarlo.
La stampa estera titola “Campriani & Zublasing: That’s Amore!”. Prendendo in prestito il cognome del ragazzo siciliano e degli altri nostri due alfieri legati da una bellissima relazione.
In quel di Monaco, l’Italia del tiro a segno ha scritto un’altra meravigliosa pagina della sua storia rilanciandosi adeguatamente nella lunga volata verso Rio 2016, con passaggio obbligato al prossimo Mondiale di Granada nel 2014.
3 come gli ori centrati, 3 come gli anni che mancano alle Olimpiadi, 3 (almeno) come i “Grazie” che tutti dovrebbero fare a chi lavora dietro le quinte di questo meraviglioso gruppo.
Con una dedica particolare a Gianni Danieli, fisioterapista della nazionale, scomparso il 2 dicembre per una tragica fatalità.
michele.cassano@olimpiazzurra.com
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