Editoriali
Universiadi: la festa è finita, arrivederci al 2015!
La giornata di sabato ha segnato la chiusura della ventiseiesima edizione delle Universiadi invernali, tenutesi in Trentino dopo la rinuncia della Slovenia per motivi finanziari.
La rassegna si è chiusa con un dominio, sul piano sportivo, degli atleti russi, che sono saliti per cinquanta volte sul podio e per ben quindici sul gradino più alto. Seguono, nel medagliere, la Polonia e la Corea del Sud, con l’Italia che ha terminato in sesta piazza con tre ori, cinque argenti e cinque bronzi. Questo, come detto, sotto il profilo sportivo, perché le Universiadi vanno ben oltre la semplice competizione agonistica tra gli atleti: in ciò è evidente la differenza di interpretazione esistente tra i vari Paesi, dove alcuni puntano alla vittoria delle medaglie con atleti anche conosciuti, mentre altri preferiscono far partecipare studenti che praticano lo sport come passione. Eclatante è il caso della Germania, che normalmente recita un ruolo di primo piano negli sport invernali, ma che in Trentino ha conquistato solamente un argento e un bronzo, tra l’altro con una delegazione estremamente ridotta (soli ventisei atleti).
Per gli amanti delle statistiche, va ricordato che l’Italia ha confermato la propria ottava posizione nel medagliere storico della manifestazione, guidato dalla solita Russia, ed la sesta nel medagliere che include anche le Universiadi estive, con la classifica guidata dagli Stati Uniti. L’Italia ha anche sfruttato l’organizzazione casalinga per migliorare nettamente il risultato di due anni fa ad Erzurum, in Turchia, quando le medaglie furono sette e l’oro uno solo.
Tra le prestazioni azzurre, i migliori risultati sono stati certamente quelle di Mirko Giacomo Nenzi nel pattinaggio velocità, dove ha conquistato un oro e due argenti individuali, oltre al bronzo della squadra. Una sorta di Enrico Fabris a livello universitario, che però potrebbe riservare qualche piacevole sorpresa in vista di Soči 2014.
L’appuntamento con la festa dello sport universitario è ora fissato al 2015, quando la città spagnola di Granada ospiterà la ventisettesima edizione invernale delle Universiadi, esattamente vent’anni dopo Jaca 1995, mentre le Universiadi estive avranno luogo a Gwangju, in Corea del Sud, Paese che ha già ospitato la competizione a Daegu nel 2003.
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giulio.chinappi@olimpiazzurra.com