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Basket, Eurolega: Milano ed un’impresa che può cambiare una stagione
Può una partita cambiare il volto di un’intera stagione? La risposta è sì se riesci a battere i campioni delle ultime due edizioni di Eurolega. Più che battere, bisognerebbe utilizzare il termine demolire, visto che l’Emporio Armani Milano ha piegato 81-51 i greci dell’Olympiacos in una partita praticamente perfetta e che può davvero rilanciare le ambizioni della formazione italiana nelle Top16. Il successo ottenuto contro Spanoulis e compagni è importante, perchè in un girone difficilissimo come quello dell’EA7 (sono presenti anche Fenerbache e Barcellona solo per fare alcuni nomi) può dare quell’entusiasmo e quella consapevolezza necessari per provare a compiere una seconda impresa: quella di accedere ai quarti di finale.
Sinceramente la Milano di qualche settimana fa non avrebbe mai battuto l’Olympiacos e magari avrebbe perso con dignità come contro il Real Madrid, ma il mercato ha portato in dote della squadra milanese Daniel Hackett. Il play italo-americano, dopo un inizio sottotono e che forse gli è servito per ambientarsi, dalla partita di campionato con Sassari ha preso per mano la squadra sia in fase di attacco che di difesa. Partiamo proprio dal fase difensiva e dallo straordinario lavoro fatto da Daniel contro Spanoulis ieri sera: davanti al ragazzo nato a Forlimpopoli c’era uno dei giocatori più forti del panorama europeo e reduce da una super prestazione contro il Fenerbache, ma Hackett ha mostrato ancora una volta il suo immenso carattere, annullando il greco e mandando in rovina tutti i piani dell’Olympiacos. In attacco, ovviamente, ci sono stati miglioramenti con la palla che circola più velocemente e con lo stesso Daniel che spesso finisce a giocare in post per sfruttare le sue qualità fisiche in quella posizione contro i piccoli delle squadre avversarie.
L‘arrivo di Hackett è stato fondamentale anche per un altro giocatore. Stiamo parlando di Keith Langoford, miglior marcatore stagionale di Milano. Tornato finalmente nel suo ruolo naturale e non più obbligato a prendersi compiti in regia, la guardia americana nelle ultime due sfide con Sassari ed Olympiacos ha raggiunto quasi la perfezione. Liberato forse dalla pressione di dover fare tutto lui, l’ex Maccabi ieri sera ha messo a referto 29punti, sbagliando una tripla dopo cinque bombe consecutive, che hanno praticamente spezzato in due la sfida, mandando in visibilio un Forum gremito.
Non è solo la vittoria di Hackett o Lanford, ma è anche quella dei vari Lawal, Melli, Cerella: il primo sembra tornare piano piano il centro dominante visto la scorsa stagione con Roma, mentre per gli altri due la solita partita dove le cifre contano poco, mentre conta di più il cuore, l’anima, la voglia di non mollare un pallone in attacco ed in difesa che ci mettono sempre.
In una serata dove l’Olimpia ha potuto permettersi un Moss da soli due punti e un Gentile a casa per problemi intestinali, anche il tanto criticato Curtis Jerrels ha trovato punti e fiducia. Con meno pressione addosso e con compiti differenti dal passato, il play americano potrebbe essere una carta importante per Luca Banchi dalla panchina.
Tanti complimenti e meriti vanno anche alla guida tecnica di questa squadra,Luca Banchi, che ci ha sempre creduto in quest’impresa fin dalla conferenza stampa pre-partita e poi anche in campo. L’arrivo di Hackett sembra aver chiuso il cerchio ed era proprio la pedina che mancava a Banchi per far esplodere del tutto il potenziale di questa squadra.
Milano per una notte sogna, ma deve rimanere con i piedi per terra, perchè la stagione europea è ancora molto lunga e piena di insidie. La prossima sfida con il Vitoria dell’ex Scariolo potrebbe essere decisiva, perchè arriverebbe contro una diretta concorrente per un posto nei quarti e cancellerebbe in un solo colpo l’impresa più bella degli ultimi dieci anni di storia dell’Olimpia.
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andrea.ziglio@olimpiazzurra.com
foto tratta da dailybasket.it