Combinata nordica
Combinata nordica: sorrisi azzurri in terra di Russia
Mission accomplished. A Chaikovskiy la combinata nordica azzurra andava con l’obiettivo di fare più punti possibile, sia per una semplice questione di prestigio della squadra e degli atleti, sia per confermare la possibilità di schierare quattro atleti sino al termine della Coppa del Mondo e, non ultimo, per rafforzare le proprie chance di portarne ben cinque a Sochi: i brillanti piazzamenti della due giorni russa hanno detto bene all’Italia.
Certo, le assenze erano davvero tante: mancava anche Alessandro Pittin, il che potrebbe generare un certo rammarico perché, con queste start list, il podio sarebbe stato ampiamente alla sua portata; tuttavia era importante esserci e sfruttare l’occasione, al contrario di quanto fatto ad Almaty, nel febbraio scorso, quando la direzione agonistica optò per saltare in toto una trasferta di simile caratura.
Samuel Costa ha confermato una volta di più il salto di qualità che è riuscito a fare con mesi di lavoro: dal trampolino è sempre il migliore della squadra e il settimo posto di sabato rappresenta il risultato più bella della sua giovane carriera. L’altro gardenese, Armin Bauer, cercava risposte importanti dopo un avvio di stagione non esaltante: nonostante qualche linea di febbre, è arrivato il miglior risultato di sempre, con l’ottavo posto di sabato, seguito poi da un’altra top ten domenica; sugli sci stretti ha realizzato tempi di primissima fascia, mentre dal trampolino va ancora aggiustato qualcosa perché, con tutti i migliori presenti, rischierebbe ancora di non rientrare nei primi 50 del Provisional Competition Round. Infine, Giuseppe Michielli in individuale non otteneva un risultato così positivo (15° nella prima Gundersen) da quasi quattro anni, a conferma che i buoni segnali mostrati in Continental Cup avevano solide fondamenta; segnali che non sono potuti essere concretizzati da Lukas Runggaldier, inizialmente iscritto alla trasferta alla quale ha dovuto rinunciare per un lieve problema fisico.
Da Chaux-Neuve nel prossimo weekend si tornerà a fare sul serio con tutti i big, compreso Pittin che da queste parti ha ricordi più che positivi; per Costa, Bauer e Michielli non sarà facile ripetere queste belle performance, ma adesso il morale è alto e la convinzione nei propri mezzi sembra finalmente essersi instaurata all’interno della squadra azzurra.
foto Romina Eggert
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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com