Sci Alpino

Discesa Wengen: Kueng re della Lauberhorn mutilata; Fill 7°

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Una Lauberhorn quasi dimezzata, a causa del forte vento in quota, ospita una discesa che perde molti dei suoi passaggi più spettacolari (come il salto dell’Hundschopf), ma regala ugualmente emozioni in particolare al pubblico di casa: è infatti Patrick Kueng il vincitore, capace così di bissare il successo ottenuto nel supergigante di Beaver Creek ad inizio stagione.

Il trentenne del Canton Glarona sa bene che, su un tracciato così ridotto, ogni errore può essere decisivo, e dunque si limita a non sbagliare più che a disegnare linee particolarmente fantasiose; 1:32.66 e al traguardo c’è un tripudio di bandiere rossocrociate, perché Hannes Reichelt è secondo a 6/100 e Aksel Lund Svindal terzo a 7/100. Entrambi sono molto veloci all’ingresso della Ziel-S conclusiva, tuttavia proprio questa velocità eccessiva li porta a “chiudere” tardi l’uscita e a perdere lì la gara. Giù dal podio Max Franz e Bode Miller, quindi Matthias Mayer.

Il miglior azzurro è Peter Fill, 7° a 54/100: il carabiniere di Castelrotto ha un grosso rimpianto legato a un rapido curvone verso sinistra, quando gli viene a mancare l’appoggio sullo sci destro; lì volano decimi preziosi e, presumibilmente, le speranze di podio.  Per Werner Heel un buon passaggio sulla Kernen-S a cui però non fanno seguito linee altrettanto redditizie sul Silberhorn e nelle altre parti conclusive; quindicesima posizione a 85/100. Il cronometro è impietoso con Christof Innerhofer, che pure non commette errori notevoli, ma accumula distacco con regolarità in ogni intermedio: ottimo il passaggio sulla Ziel-S conclusiva, ma la gara ormai è andata e termina in ventunesima piazza.  Dominik Paris non è certo in una delle sue giornate migliori, anche a causa della lunga assenza dal clima di gara: non buono il passaggio sulla Kernen-S, strettissimo sul Silberhorn e distacco che schizza in alto sino a relegarlo in ventiseiesima posizione; poco meglio di lui Silvano Varettoni, pettorale numero uno e autore di una discreta prova che lo porta dunque 25°. Fuori dai trenta Mattia Casse dopo un’ottima parte iniziale, preceduto di poco da Siegmar Klotz.

Eravamo abituati ad un’ altra Lauberhon, ma d’altronde il dio Eolo fa sempre ciò che vuole; domani si disputerà lo slalom speciale.

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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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