ESCLUSIVA | Nadya Ochner: “A Sochi voglio lottare per una medaglia”

È determinata e sicura di sé Nadya Ochner, atleta azzurra dello snowboard prossima a partire per le Olimpiadi di Sochi. Intervistata in esclusiva da Olimpiazzurra, la 20enne ha fatto il punto della situazione a meno di due settimane dall’inizio della rassegna a Cinque Cerchi.

L’obiettivo della stagione è Sochi: quali sono le tue sensazioni a pochi giorni dal via?

“Non ci penso ancora più di tanto, altrimenti poi mi innervosisco e non mi fa bene. Per ora la testa è alla prossima gara di Coppa del Mondo, sabato in Germania per l’ultimo PGS. Sochi è nei pensieri, ma per ora cerco di evitarlo il più possibile e lavoro duramente come sempre“.

Come ti sei trovata gli anni scorsi sulle nevi russe?

“Nel 2013 le temperature erano altissime, infatti abbiamo disputato solo una gara e l’altra in programma è stata cancellata. Adesso invece dicono le condizioni saranno migliori, non credo quindi che la neve possa rappresentare un grande problema. Comunque quando siamo stati a Mosca ero andata forte, quindi credo di poter fare bene anche in quelle condizioni“.

A Carezza in Coppa del Mondo sei arrivata quarta e altre volte hai chiuso tra le migliori 16: qual è il tuo obiettivo per Sochi? 

“Ovviamente punterò allo slalom, dove ho sempre ottenuto risultati importanti. Credo però di poter essere competitiva anche nel gigante, mi sto preparando bene per entrambe le gare. L’obiettivo? Quando si va ad un’Olimpiade è sempre la medaglia, è il sogno di tutti. Io sono in forma, se sarò in giornata voglio provare a dire la mia per il podio“.

I tuoi compagni di squadra, Aaron March e Roland Fischnaller, stanno vivendo momenti opposti: che Olimpiade pensi che sarà per loro?

“Aaron è in grandissima forma, ha già dimostrato le sue qualità ed è in grado di fare un grande risultato: lo spero per lui. Fisch invece ha iniziato male la stagione, ha avuto qualche problema di troppo ma è rimane un fuoriclasse: secondo me sa esaltarsi nelle gare importanti, sente poco la pressione e sarà un nome da tenere sotto controllo“.

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Foto da: Miha Matavz/Fis