Beach Volley
Lissandro: addio con rimpianti. E ora un sostituto all’altezza
Lissandro ha detto basta. In punta di piedi, nel perfetto stile con cui ha affrontato i quattro anni di avventura sulla “panchina” azzurra del beach volley femminile. Le italiche polemiche hanno sicuramente logorato il tecnico brasiliano che ha riflettuto a lungo se lasciare o no, poi ha deciso di cedere alle lusinghe e ai petrodollari del Kazakistan.
L’addio del brasiliano è un duro colpo per la crescita di un movimento, quello azzurro del beach, sempre sull’orlo dell’esplosione ma che non è ancora riuscito a decollare in modo definitivo. Marta Menegatti è l’elemento di continuità fra passato e futuro: la coppia con Cicolari è stata la copertina del mandato quadriennale di Lissandro, capace di arrivare laddove nessuna altra coppia azzurra femminile era mai riuscita, a giocare finali del Grand Slam e a vincere il Campionato Europeo (impresa già riuscita, peraltro, a Gattelli/Perrotta in passato).
Dove il movimento nazionale fa anche numeri importanti (Brasile, Germania, Usa, tanto per fare qualche esempio) lo scioglimento di una coppia non fa troppa notizia, in Italia la fine del sodalizio sportivo di Cicolari e Menegatti, che per gli appassionati e non solo, erano diventate una cosa sola ed erano (come coppia) l’icona del movimento italiano, ha scatenato un vespaio di polemiche e l’ennesimo merito di Lissandro è stato quello di fare da parafulmine, spesso da solo, a tutte le controversie scatenate dalla sua scelta tecnica.
Il parafulmine, però, prima o poi si logora e l’impressione è che nella scelta di Lissandro non ci sia solo l’odore dei soldi kazaki ma anche un messaggio più o meno velato a chi si occupa della parte dirigenziale e forse non lo ha appoggiato e difeso come serviva nell’”affaire Cicolari”. Sta di fatto che se ne va un tecnico che ha costruito la struttura su cui il beach (che da quando è arrivato lui è un’attività a tutti gli effetti e non solo un surrogato della pallavolo indoor) poggerà nei prossimi anni, che le ragazze della Nazionale, lo dimostra il messaggio inviato nei giorni scorsi, seguivano e apprezzavano.
La speranza è che si trovi (in fretta, perchè la stagione 2014 è già dietro l’angolo) un sostituto all’altezza, che sappia proseguire il lavoro di Lissandro e magari incrementare ulteriormente un’attività che ha le potenzialità per regalare all’Italia importanti soddisfazioni anche a livello olimpico.
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enrico.spada@olimpiazzurra.com