Il 2014 non poteva che aprirsi nel migliore dei modi per Marco Belinelli. La guardia bolognese ha realizzato il suo career high nella sfida, poi persa, con i New York Knicks. Una prestazione incredibile del Beli, che ha totalizzato 32 punti in altrettanti minuti di gioco, tirando con un 12/16 dal campo e con uno spettacolare 6/9 da tre punti. Marco ha segnato davvero in tutti i modi e in ogni posizione del campo, mostrando una fiducia nei propri mezzi davvero straordinaria e confermando a coach Popovich che può contare su di lui anche fra qualche mese, quando bisognerà lottare per il titolo nei playoff.
Marco arrivava alla sfida con i Knicks da due partite altalenanti: nell’ultimo giorno del 2013 l’azzurro gioca una buona gara contro i Nets mettendo a referto 10 punti, 6 rimbalzi e 3 assist; mentre in quella precedente con i Kings il Beli vede pochissimo il canestro, segnando solo 4 punti con 2/11 totale dal campo.
A Belinelli non resta che confermarsi su questi livelli, per diventare una carta sempre più importante nello scacchiere dei San Antonio Spurs, che sono in questo momento la terza miglior squadra ad Ovest, ma quella con più credenziali per raggiungere ancora una volta le Finals.
Da una parte il Beli fa il fenomeno, ma dall’altra chi si porta a casa il successo in questo speciale “derby italiano” è Andrea Bargnani. Il Mago contro San Antonio ha segnato solo 10 punti con 3/9 totale, confermando i problemi avuti nelle ultime uscite in fase di tiro. Prima della vittoria in Texas, New York ha perso contro Toronto e anche in quella circostanza Andrea non ha di certo brillato, segnando dodici punti con 5/12 al tiro. Le statistiche non sono di certo migliorate nella gara di questa notte contro gli Houston Rockets. I Knicks vanno davvero vicini alla vittoria (102-100 per Harden e compagni), ma il centro romano mette a referto solamente sette punti con un misero 3/10 totale al tiro. Soprattutto dall’arco dei tre punti Andrea sta avendo grossi problemi, visto che la percentuale totale è al di sotto del 30%. Per un giocatore che è sempre stato un buon attaccante sono cifre che non possono di certo far sorridere e quindi ci si aspetta una veloce reazione, visto che con il ritorno di Carmelo Anthony ora New York deve provare a rimontare e rientrare tra le migliori otto ad est.
Quella grande occasione tanta sperata e cercata, forse è stata sprecata da Gigi Datome. La sera del 27 Dicembre contro gli Orlando Magic, il sardo ha messo piede in campo per ben 21 minuti di gioco, ma purtroppo sono arrivati solamente due punti con 1/6 al tiro complessivo. Non è facile in questa Lega entrare e giocare così tanti minuti dopo varie partite passate in panchina a guardare i compagni o nelle quali sei impegnato solo negli ultimi sprazzi del finale di gara, ma era un’occasione troppo ghiotta da sfruttare per il nostro portacolori. Detroit non ha ancora giocato nel 2014 e lo farà domenica sera (diretta Sky Sport 2 ore 19.00) contro Memphis e i Pistons cercheranno di interrompere la striscia negativa di tre sconfitte, visto che oltre a quella con i Magic ne sono arrivate due nel back to back con Washington, dove Gigi non ha di certo brillato con solo due punti nella prima gara.
C’è una squadra in profonda crisi rispetto allo scorso anno ed è Denver. I Nuggets sono molto lontani dall’ottavo posto ad Ovest (oltre tre partite di distacco) e attendono con ansia il ritorno di Danilo Gallinari. Il Gallo è considerato la stella di questa squadra e l’unico che può cambiare il rendimento della formazione di coach Shaw, ma non possiamo pretendere miracoli da lui, visto che è fermo ormai dallo scorso aprile. Non si sa ancora nulla di certo se vedremo l’ex Olimpia Milano in campo oppure se addirittura aspetteremo un’intera stagione. Il ginocchio sembra migliorare con il passare del tempo, ma per tornare a questi livelli devi essere completamente recuperato e sentirti soprattutto al 100% per evitare altri infortuni.
andrea.ziglio@olimpiazzurra.com