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NBA: stagione finita per il Gallo, All Star Game per Belinelli

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Adesso è praticamente ufficiale: la stagione di Danilo Gallinari è già finita. Per la verità non sarebbe mai iniziata, perché il Gallo è fermo dallo scorso aprile, ma nelle ultime settimane cresceva la speranza di poterlo rivedere in campo nel finale per aiutare la sua Denver a qualificarsi per i playoff. Una speranza che si è spenta del tutto ieri sera dopo alcune notizie dall’America he parlavano di una nuova operazione per il nostro portacolori. Qualche ora dopo è stato lo stesso Danilo a confermare il tutto (clicca qui per le sue parole ufficiali) e spiegare come il suo ginocchio non sia ancora del tutto guarito, ma che tornerà sicuramente al Top. Questo stop prolungato potrebbe anche togliere al Gallo la possibilità di giocare il Mondiale del prossimo settembre, sempre che alla nostra nazionale venga concessa una delle quattro wildcard disponibile.

Chi sta passando un periodo completamente diverso da quello di Danilo, è Marco Belinelli. La guardia azzurra è tornata ad essere il miglior tiratore della Lega da tre punti ed ormai sembra certa la chiamata per partecipare alla gara del tiro da tre nel sabato dell’All Star Game. In caso di convocazione il Beli sarebbe il secondo azzurro della storia a partecipare visto che già lo stesso Gallinari due anni fa partecipò all’evento. Passando alle vicende di campo, Marco continua ad essere grande protagonista nella cavalcata ad Ovest di San Antonio, che grazie agli ultimi successi è riuscita ad issarsi alla posizione numero uno. Il Beli è il quinto miglior marcatore degli Spurs con oltre undici punti di media, ma soprattutto quello che conta è la fiducia che l’azzurro si è guadagnato tra i compagni e con coach Popovich, che ormai lo tiene in campo in tutti i momenti decisivi.

Il 2014 sembrava essere iniziato sotto i migliori auspici per Andrea Bargnani e i suoi New York Knicks, ma le ultime quattro sconfitte consecutive hanno fatto piombare di nuovo nell’oblio il Mago e compagni. I playoff si sono di nuovo allontanati, ma quello che preoccupa maggiormente è la fragilità del gruppo di coach Woodson, che non sa davvero reagire ai momenti difficili e va incontro ad autentiche figuracce come nel derby con i Nets, nettamente vinto da una ritrovata Brooklyn (sette vittorie nelle ultime otto), dove il centro romano ha messo a referto solamente cinque punti, affondando con tutto il resto della squadra.

Non se la passa di certo meglio Gigi Datome, relegato sempre nel fondo della panchina dei Detroit Pistons e chiamato in campo solo nel garbage time finale. Chissà se e quando arriveranno tempi migliori per il sardo?

 

 

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andrea.ziglio@olimpiazzurra.com

 

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