Salto con gli sci
Salto con gli sci: il bilancio al termine della Tournèe dei Quattro Trampolini
Si è conclusa, con la vittoria di Thomas Diethart, la 62esima edizione della Tournèe dei Quattro Trampolini, teatro di una straordinaria impresa di un atleta che, fino a poche settimane fa, poteva solamente sognare di poter competere per certi traguardi.
L’austriaco, non ancora 22enne, ha coronato il successo imponendosi in due gare e precedendo tutti gli avversari di quasi 20 punti. È ancora difficile capire se la luce irradiata da Diethart sia paragonabile a quella di una stella, e quindi duratura nel tempo, o a quella di una meteora, effimera e destinata a spegnersi. Se lo stato di forma che lo ha sorretto nelle ultime settimane, e la stabilità acquisita, dovessero aiutarlo, allora in futuro potrebbe diventare un big della disciplina, anche se fino a metà dicembre quest’ipotesi era assolutamente remota e anche attualmente lascia diversi dubbi.
Ha lottato, anche contro alcuni problemi fisici derivanti dalla brutta caduta di Titisee-Neustadt, Thomas Morgenstern, capace di arrivare a giocarsi il successo fino all’ultima gara. Difficile immaginare cosa sarebbe successo senza quell’incidente, ma le performance di Morgi ne sono state sicuramente influenzate. Risolti questi problemi l’austriaco potrebbe proporsi come uno dei favoriti assoluti per la classifica generale, considerando il grande equilibrio vigente in classifica generale e le sue capacità tecniche e fisiche. Nel mirino, ovviamente, anche i Giochi Olimpici.
Si è dovuto accontentare, ancora una volta, di una posizione sul podio lo svizzero Simon Ammann, ancora alla ricerca del primo successo in carriera nella Tournèe, unico trofeo mancante nella sua bacheca. Il quattro volte campione olimpico si è comportato bene per tutta la competizione, ma gli è mancato forse qualcosa per puntare al successo. Anche lui, con questi risultati, si è avvicinato molto alla prima posizione della classifica di Coppa del mondo ed è uno dei papabili al successo finale. Senza dimenticare che, sin dal 2002, ha un feeling particolare con le gare olimpiche, che ancora una volta potrebbero premiarlo se si presentasse a Sochi in condizione.
Alle spalle dei tre contendenti Noriaki Kasai e Peter Prevc, esponenti di due generazioni opposte, hanno messo in luce un ottimo stato di forma, anche se non sono riusciti ad imporsi in nessuna della quattro gare e hanno chiuso leggermente staccati in classifica. Per entrambi il bilancio è positivo, per diversi motivi. Il primo ha confermato l’ottimo stato di forma già evidenziato a dicembre, che lo ha riportato nelle posizioni di vertice della classifica. Il secondo è arrivato vicinissimo al primo successo in carriera in Coppa del mondo, anche se l’appuntamento è ancora rimandato: la sensazione è che l’attesa non sarà così lunga.
Hanno deluso Kamil Stoch e Gregor Schlierenzauer, molto lontani dai loro abituali standard di rendimento. Hanno impressionato, in particolare, le difficoltà dell’austriaco, che ha faticato a distinguersi per tutta la competizione, con salti insufficienti per un atleta del suo calibro. Nell’arco della pur giovane carriera non è la prima volta che Schlierenzauer fatica a trovare le sensazioni giuste, ed è sempre riuscito a risalire in questi momenti difficili: a poco più di un mese dalle Olimpiadi, però, il tempo stringe e se vuole provare a vincere il primo oro individuale a Cinque Cerchi della carriera deve assolutamente trovare la quadratura del cerchio da un punto di vista fisico e tecnico.
Stoch, nonostante tutto, è riuscito a mantenere la leadership nella classifica di Coppa del mondo, anche se si è spesso trovato nelle posizioni di rincalzo, lontano dalle prime posizioni. Anche lui andrà valutato al meglio nelle prossime settimane, in ottica Olimpiadi e classifica generale.
L’Italia, viste le premesse, può ritenersi moderatamente soddisfatta dei risultati ottenuti. Il migliore è stato Roberto Dellasega, in questo periodo spesso e volentieri il migliore degli azzurri. Entrato anche in zona punti, Dellasega riesce ormai con costanza a qualificarsi per la gara, l’obiettivo richiesto considerando le sue attuali potenzalità. Hanno faticato di più Davide Bresadola e Sebastian Colloredo, che si sono avvicendati al fianco del compagno di squadra. Nessuno dei due sembra al top della condizione ma il secondo, considerate anche le difficoltà di inizio stagione, sembra quello che ha le maggiori possibilità di crescere e tornare ai lvelli che lo hanno contraddistinto negli ultimi anni.
gianluca.santo@olimpiazzurra.com
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