Sci Alpino

Sci alpino: Adelboden, casa Blardone

Pubblicato

il

Gli italiani dicono che è l’Alta Badia, gli svizzeri Adelboden: la querelle sul gigante più bello del mondo si ripete anno dopo anno, esattamente come per la discesa tra Wengen e Kitz.

D’altronde le preferenze sono soggettive: in ogni caso, la prova sulla Chuenisbärgli (nome più difficile da scrivere che da pronunciare) è sempre uno spettacolo indimenticabile per gli amanti delle porte larghe. Il muro finale, in diagonale, fa parte dei sogni e degli incubi di ogni gigantista: è stato amato e coccolato, vezzeggiato e domato da Ingemar Stenmark e Alberto Tomba, Marc Girardelli e Michael von Grünigen, Gustav Thoeni e Benni Raich. E da Max Blardone.

D’altronde Pallanzeno e Adelboden si trovano a poco più di 100 km, e il ripido spesso ghiacciato della pista elvetica ha sempre esaltato le qualità del finanziere della Val d’Ossola, accompagnato spesso da decine e decine di suoi tifosi: qui ha vinto nel 2005, chiudendo secondo nel 2004, 2007 e 2009 e infine terzo nel 2012. Insomma, tra la Chuenisbärgli e la Gran Risa, le due regine del gigante, Max ha sempre fatto grandi cose.

Purtroppo, questa disciplina negli ultimi anni ha subito evoluzioni poco gradite dal piemontese, da Simoncelli e da altri esponenti della vecchia guardia, azzurra come straniera: si traccia in modo diverso e soprattutto si scia su materiali diversi, con quel raggio di curvatura più esteso che rende la sciata più difficile, più “a strattoni” e sicuramente meno bella da vedere…oltre che maggiormente pericolosa, a dispetto dei proclami iniziali della FIS. E’ un altro gigante, e sebbene la pista di Adelboden sia rimasta la stessa, esattamente come la classe di Max, sarà dura ritrovarlo su quei gradini del podio che tanto meriterebbe. Però…lo sci è meraviglioso anche perché sa regalare sorprese inaspettate.

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version