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Sei Nazioni 2014, Galles-Italia: nella “Tana del lupo”

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Ore 15, sabato 1 febbraio. Millenium Stadium di Cardiff, stracolmo in ogni ordine di posto. Da una parte i due volte campioni consecutivi degli ultimi Sei Nazioni, dall’altra noi: l’Italrugby.
Mancano solo le categorie di peso per avere le sembianze di una riunione di pugliato ed invece, sarà Galles-Italia, la partita inaugurale del torneo rugbystico più importante dell’Emisfero Nord.

Tra tutte le sfide che la sorte poteva offrirci per iniziare l’avventura di quest’anno, certo questa non è la più facile; ma bisogna andare sul campo a sfidarli, i dragoni. Serve tirar fuori qualcosa di importante per fare una grande prestazione al cospetto di questi rivali. Senza paura nè timori. Mettere in pratica ciò che si è preparato in allenamento potendo contare sull’apporto di tutti, dai titolari alle riserve.

Dal punto di vista puramente tattico sarà importante chiaramente cercare di mantenere il duello su ritmi bassi, tali da non consentire al motore gallese, identificato nei meravigliosi trequarti della banda di Warren Gatland, di far esplodere tutta la propria cilindrata.
Sarà fondamentale inoltre essere disciplinati, dal momento che il “Moltiplicatore” Leigh Halfpenny, dalla piazzola è pressochè perfetto, sia dalla corta che dalla lunga distanza.
L’ ultimo punto di attenzione va dedicato alla pulizia dei punti d’incontro ed alla volontà essere costantemente sul piede avanzante, tanto in fase offensiva quanto in fase difensiva, vincendo le collisioni.

Dai italiani, infine, è scaramanticamente corretto aggrapparsi alla Cabala. Nel 2006, infatti, riuscimmo a strappare un pareggio (18-18) che ancora oggi è storia, ma nelle nostre menti vorrebbe probabilmente essere sostituito con qualcosa di più recente.

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michele.cassano@olimpiazzurra.com

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