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Rugby
Sei Nazioni 2014: l’Italia alle prese con lo spettro ‘cucchiaio di legno’
Lo ha evitato per due anni di fila, dopo ben quattro edizioni consecutive in cui è stato irrimediabilmente ‘conquistato’. Ora, il fantasma ritorna ad aleggiare nell’ambiente azzurro, minacciando concretamente una Nazionale afflitta da molteplici problemi e in cerca di un’identità precisa dopo l’exploit dello scorso anno. Di cosa stiamo parlando? Ovviamente del cucchiaio di legno, con cui si indica l’ultima classificata del Sei Nazioni, un ‘riconoscimento’ attribuito all’Italrugby già nove volte. E la Banda Brunel non ha nessuna intenzione di entrare in doppia cifra.
Parisse&co. saranno chiamati ad una vera e propria impresa, resa ancor più complicata dalle sole due partite casalinghe in programma nel calendario che, naturalmente, sembra il minore dei mali. Gli azzurri non potranno che trarre ispirazione dall’ultimo torneo continentale, con tutta probabilità il migliore della storia italiana, magari riproponendo la medesima intensità, cattiveria agonistica e organizzazione di gioco. Il ct transalpino dovrà toccare le corde giuste tra i suoi atleti, da ritrovare in ogni caso nella testa prima che nelle gambe, per non rischiare magre figure come quelle rimediate contro Australia e Fiji a novembre. I primi riscontri si avranno subito – e questo forse è un bene – con la Mission Impossible del Millennium Stadium, dove il Galles non attende altro che cominciare con il piede giusto la sua marcia verso il terzo titolo consecutivo; in chiave Cucchiaio, dunque, sarà vitale evitare eventuali imbarcati non eccessivo per una dignitosa differenza punti, posto che la sconfitta appare essere dietro l’angolo, salvo sorprese. L’obiettivo non cambia con la seconda sfida del torneo, il derby transalpino contro la Francia, con il sangue agli occhi dopo lo smacco subito lo scorso anno e le ‘Vacanze Romane’ di tre anni or sono; i bollenti spiriti dei galletti saranno difficili da contenere per i nostri, a meno che la confusione in casa Bleus non dovesse raggiungere livelli cosmici e ingestibili da Saint-André. Improbabile.
La svolta per l’Italrugby può (e deve) arrivare nella terza giornata, quando nell’esordio all’Olimpico la Banda Brunel affronterà la Scozia, candidata al Cucchiaio ma qualche passo in avanti rispetto all’attuale Nazionale azzurra, in particolare sul piano collettivo e tattico. Tutto ciò, ovviamente, non preclude ad una vittoria dell’Italia, in serie positiva contro gli Highlanders in casa da tre edizioni, contro cui sono riposte le (probabili) uniche speranze di successo per gli uomini di Brunel. Una sconfitta, probabilmente, non sarebbe accettata, anche se i giudizi saranno frutto delle dinamiche che si svilupperanno nel corso dei primi due weekend. Dinamiche che potrebbero anche rendere vana una vittoria azzurra, in caso di tracolli a Cardiff e a Parigi. La quarta giornata è, invece, quella di cui si parla meno per quanto riguarda la nostra squadra, impegnata all’RDS Arena contro un’Irlanda tutta da scoprire, certo, ma anche potenzialmente in grado di inserirsi nella lotta al titolo. L’Italia, quindi, potrebbe soffrire terribilmente i Verdi oppure difendersi egregiamente sfruttando qualche lacuna degli irlandesi, al momento un cantiere aperto dopo il cambio di allenatore. Infine, la partita ‘da circoletto rosso’ sul personalissimo taccuino di Jacques Brunel, a cui il nostro coach punta senza troppi misteri: Italia-Inghilterra. Negli ultimi anni l’Italia è andata estremamente vicina all’impresa (12-17 nel 2010, 15-19 nel 2012, 18-11 nel 2013) e i tempi, effettivamente, appaiono maturi per sfatare anche l’ultimo tabù rimasto dall’ingresso nella competizione. I sudditi di Sua Maestà, però, potrebbero sbarcare nel Bel Paese ancora in corsa per la vittoria del titolo, condizione che renderebbe ulteriormente improbabile uno sgambetto al XV della Rosa, già di per sé parecchie spanne sopra gli azzurri. Il calore dell’Olimpico, dall’altro canto, può recitare un ruolo importante, ma forse non sufficiente per prendere il prestigioso scalpo e, soprattutto, per evitare il famigerato Cucchiaio.
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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com