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Slittino: per l’Italia arriva lo spauracchio Oberhof

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E’ storicamente l’appuntamento più temuto dalla nazionale italiana di slittino. Oberhof, soprannominata ‘l’autostrada di ghiaccio’. Un appellativo che è tutto un programma: si tratta di gran lunga della pista più semplice e corta del panorama internazionale, oltretutto con una pendenza poco consistente. Sintetizzando: su questo budello la fase di spinta conta al 75%. In questo fondamentale la Germania guarda tutti dall’alto e non è un caso se abbia vinto tutte le gare di singolo maschile dal 2006 al 2013 che si sono disputate su questo catino, compresi i Mondiali del 2008.

Per l’Italia, invece, Oberhof è una pista stregata: poco performanti in spinta, gli azzurri possono limitare i danni solo nel tratto finale, l’unico che esige qualità di guida importanti. Singolare come Armin Zoeggeler abbia conquistato il suo primo (di 56…) centro in Coppa del Mondo proprio a Oberhof nel lontanissimo 1995: da allora, su questo budello non ha più vinto, se non agli Europei del 2004. L’ultimo podio del Cannibale in Turingia risale addirittura al 2007, mentre nella passata stagione chiuse addirittura undicesimo.
Nel 2013, invece, non era presente Dominik Fischnaller, impegnato ai Mondiali juniores. Il 20enne di Maranza, invece, giunse nono nella stagione precedente. I progressi in fase di spinta del giovane altoatesino, tuttavia, lasciano ben sperare per un piazzamento tra i primi 5 della classifica. La parola d’ordine per i nostri, ad ogni modo, sarà limitare i danni.

L’ovvio favorito per il successo sarà il leader della classifica di Coppa del Mondo, il tedesco Felix Loch, vincitore su questa pista negli ultimi 3 anni. Proprio a Oberhof il fuoriclasse teutonico si rivelò al mondo conquistando il titolo iridato nel 2008. E’ molto probabile, dunque, che Loch possa guadagnare ulteriore terreno sugli italiani (attualmente guida la classifica con 485 punti, contro i 421 di Zoeggeler ed i 415 di Fischnaller), provando poi a chiudere ad Altenberg la pratica sfera di cristallo con una gara d’anticipo, evitando l’insidia Sigulda, la pista più amata dai nostri rappresentanti.

Chi invece potrebbe mettere le mani sulla Coppa addirittura con due gare di anticipo è la tedesca Natalie Geisenberger, anzi, ci stupiremmo se ciò non accadesse. La formidabile campionessa del mondo in carica, che sin qui si è imposta in tutte le competizioni disputate, insegue un filotto di successi ineguagliabile e le basterà terminare la gara davanti alla canadese Alex Gough per aggiudicarsi la sfera di cristallo: l’impressione è che lo spumante sia già in ghiaccio.
L’azzurra Sandra Gasparini affronterà la pista peggiore per le sue caratteristiche: una top10 sarebbe certamente un ottimo risultato per l’altoatesina.

Nel doppio si profila una sfida a due tutta tedesca tra Wendl-Arlt ed Eggert-Benecken. Attenzione, però, agli azzurri Ludwig Rieder e Patrick Rastner, che potremmo definire degli ‘italiani atipici’, perché molto forti in fase di spinta: possibile un piazzamento tra i top5 per i giovani altoatesini, con il podio che potrebbe anche risultare non così distante.

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federico.militello@olimpiazzurra.com

 

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