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Sochi 2014: come stanno le potenze straniere? (Seconda parte)

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Continuiamo ad analizzare possibilità e speranze delle varie delegazioni che si recheranno a Soči per i Giochi Olimpici invernali del prossimo febbraio. Dopo aver parlato delle grandi potenze e delle possibili sorprese, ci soffermiamo quest’oggi su sei squadre di alto livello che riescono sempre a collezionare un numero importante di medaglie, a volte basandosi su pochi sport. Stiamo trrattando, in pratica, di una seconda fascia subito a ridosso delle sei superpotenze del primo articolo, che vi linkiamo di seguito.

* Sochi 2014: come stanno le potenze straniere?
* Sochi 2014: le nazioni che ci sorprenderanno

SVIZZERA

Alla Svizzera può andare tutto male o tutto bene. Gli elvetici, infatti, eccellono soprattutto negli sport dove c’è forte imprevedibilità, ad iniziare dallo sci alpino, dove la squadra guidata da Lara Gut cercherà di vincere più medaglie possibili. Nel freestyle, poi, due stelle come Fanny Smith (skicross) e Virginie Faivre (halfpipe) arriveranno a Soči da campionesse mondiali, proprio come lo snowboarder Iouri Podlatchikov, che l’anno scorso vinse un po’ a sorpresa il titolo dell’halfpipe. Se poi Dario Cologna dovesse riuscire ad arrivare in piena forma ai Giochi, allora gli svizzeri potrebbero davvero sperare in qualcosa di importante, anche se sarà difficile eguagliare i sei ori di Vancouver, che furono un record per la Confederazione.

AUSTRIA

L’Austria, si sa, è la patria dello sci alpino. Marcel Hirscher (ci limitiamo a citare solo lui) sarà il leader di questa magnifica squadra, capace, almeno in teoria, di collezionare un numero incredibile di medaglie considerando solamente questo sport. A questo, poi, vanno aggiunte le stelle del salto con gli sci, a partire dal vincitore della Tournée dei Quattro Trampolini, Thomas Diethart, oppure i campioni dello snowboard parallelo, come Benjamin Karl. Insomma, una squadra davvero competitiva su più fronti, che può sperare nelle medaglie anche in altri sport, come slittino, biathlon o combinata nordica. Certo che i nove ori di Torino 2006 sembrano difficilmente raggiungibili.

OLANDA

Paese piatto per eccellenza, l’Olanda si è adattata praticando uno sport invernale che non ha bisogno di montagne e trovando così nello speed skating una vera e propria miniera d’oro. Ireen Wüst, Sven Kramer ed i loro compagni di squadra possono garantire un numero importante di medaglie (ai Mondiali 2013 furono sei, condite da cinque argenti e due bronzi). Negli ultimi anni poi, gli olandesi hanno capito che per avere più medaglie possono sfruttare il loro talento non solo sulla pista lunga, ma anche nello short track, dove dispongono di atleti come Sjinke Knegt e Jorien Ter Mors.

COREA DEL SUD

Anche per i sudcoreani i pattini sono uno strumento di successo. A partire dal pattinaggio di figura, dove la campionessa olimpica e mondiale Kim Yu-Na sarà tra le favorite del singolo femminile. Sia nello short track che nello speed skating, poi, le squadre sudcoreane sono in grado di collezionare medaglie, tanto al maschile quanto al femminile: per i non appassionati, nomi come Sin Da-Woon, Park Seung-Hi, Mo Tae-Bum e Lee Sang-Hwa possono suonare come degli impronunciabili scioglilingua per i nostri lettori, ma per le orecchie dei tifosi sudcoreani somigliano piuttosto al tintinnio delle medaglie.

SVEZIA

Patria di tanti campioni del passato, la Svezia non si trova in uno dei migliori momenti della sua storia. Qualche buona prestazione nello sci alpino, con Jessica Lindell-Vikarby o André Myhrer, non può di certo far dimenticare l’epoca di Anja Pärson, capace da sola di collezionare un medagliere più che dignitoso per il Paese scandinavo. Le speranze arriveranno soprattutto dagli sport di squadra (curling e hockey) e dal fondo, dove Markus Hellner e Charlotte Kalla cercheranno di ritrovare lo spolvero di una volta, affiancati dal campione mondiale della 50 km, Johan Olsson.

CINA

Non paghi dell’incetta di medaglie vinte ai Giochi Olimpici estivi, i cinesi stanno migliorando sempre più negli sport invernali. Lo short track è da sempre un punto di riferimento per lo sport cinese, che può contare su stelle come Wang Meng, atleta che di ori olimpici ne vanta già quattro. A ciò si aggiunga il freestyle, in particolare gli aerials, specialità nella quale la Cina vanta entrambi i campioni del mondo, Qi Guangpu tra gli uomini e Xu Mengtao tra le donne.

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giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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