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Sochi 2014: il 30% dei biglietti è ancora invenduto

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Sarà per le minacce terroristiche, sarà per la lontananza del luogo, ma la vendita dei biglietti per le Olimpiadi di Soči 2014 si è rivelata per ora un mezzo fallimento. A meno di tre settimane dall’accensione della fiamma olimpica, infatti, il 30% dei biglietti non è ancora stato venduto, un dato probabilmente mai registrato nella storia della rassegna a cinque cerchi.

Il problema della sicurezza è sicuramente in cima ai motivi che hanno scoraggiato molti appassionati di sport invernali ad acquistare i biglietti: a ciò vanno aggiunti i prezzi esorbitanti praticati dagli alberghi che si trovano in prossimità degli impianti olimpici e soprattutto dalle compagnie aeree russe, visto che raggiungere Soči via terra resta un’impresa degna dell’Odissea, nonostante i grandi investimenti fatti per la costruzione delle infrastrutture ferroviarie e stradali.

Stando ai dati ufficiali, l’hockey su ghiaccio, le cui competizioni avranno luogo presso due palazzetti denominati “Bol’šoj” e “Šajba”, è l’unico sport che ha raggiunto risultati soddisfacenti e che è prossimo all’esaurimento dei posti a disposizione. In totale, l’organizzazione prevede di accogliere 213.000 spettatori, ma tre quarti di questi dovrebbero essere russi.

Gerhard Heiberg, membro norvegese del CIO, ha provato a dare la sua spiegazione: “Alcune persone hanno paura che il prezzo sia troppo elevato ed altre hanno paura per una questione di sicurezza. Nel mio Paese, so che molte persone ed imprese non andranno a Soči per queste due ragioni. Certo, ci saranno dei tifosi norvegesi, ma non saranno tanti come al solito”.

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giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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